Genova – “Lavori fatti a metà e poi abbandonati”. E’ impietoso il giudizio degli abitanti di Multedo all’intervento di demolizione e bonifica delle cosiddette baracche dei pescatori. Il degrado generato dalla trasformazione delle baracche in magazzini di cianfrusaglie e in dormitori di fortuna per disperati è stato trasformato, con le demolizioni, i semplice degrado.
L’intervento fatto dalla civica amministrazione, con i toni trionfalistici del Municipio che annunciava sui social la “soluzione del problema” si è trasformato nello sfratto a persone disperate e all’abbandono di detriti e oggetti ingombranti recintati da transenne.
“Hanno annunciato pulizia e ordine – spiegano i residenti – ma noi abbiamo visto solo la cacciata dei poveracci che avevano un ricovero di fortuna perché poi, il degrado e la sporcizia è ancora tutta qui, ben recintata e in bella mostra”.
Dopo lo sgombero dei locali, molti dei quali trasformati in ricoveri di fortuna, molti manufatti sono stati effettivamente demoliti ma poi il materiali sono rimasti al loro posto ed attendono ancora di essere rimossi.
“Non si capisce il senso del lavoro fatto – spiegano ancora i residenti – hanno demolito le baracche perché erano fonte di degrado e poi hanno lasciato tutto lo sporco, la spazzatura e il mobilio accatastato da decenni di incuria. E sono ormai settimane che la situazione è questa e non c’è segno di altri lavori in arrivo”.