Genova dice no alla Guerra e aderisce all’iniziativa promossa da Anci e ANVCG-Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra in occasione della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo che ricorre oggi, 1° febbraio.
Per dire “Stop alle bombe sui civili”, la fontana di piazza De Ferrari questa sera sarà illuminata di blu.
«La campagna di sensibilizzazione, lanciata dallo scorso anno, ha come obiettivo la sensibilizzazione dei cittadini sulle drammatiche conseguenze di guerre e dei conflitti armati sulla popolazione» spiega l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino, che domani, su delega del sindaco Bucci, parteciperà in streaming oggi alla conferenza stampa delle celebrazioni ufficiali della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti in tutto il mondo organizzata da Anci e ANVCG.
«A quasi un anno dallo scoppio del conflitto in Ucraina – commenta l’assessore Sergio Gambino – celebrare questa Giornata ha un particolare significato. Genova, solidale e generosa, fin dall’inizio del conflitto ha portato il proprio contributo per sostenere e dare un concreto aiuto alle migliaia di famiglie, ma soprattutto donne, bambini e anziani, costretti a scappare dai bombardamenti e dalla guerra. Abbiamo visto negli occhi e sui volti di tantissime persone, che abbiamo accolto e che stiamo accogliendo ancora, in questi mesi cosa significhi per la popolazione civile subire le conseguenze di un conflitto armato, che sconvolge la vita, separa le famiglie e semina morte e distruzione. Dire no alle bombe sui civili è un impegno che a livello universale i governi di tutto il mondo devono prendersi: dalle nostre comunità e dagli enti locali, i più vicini ai cittadini tra le istituzioni, può arrivare un segnale importante perché i diritti umani e la difesa della pace siano il faro di ogni decisione politica e amministrativa presa a ogni livello».
La conferenza sarà anche l’occasione per fare il punto sulle guerre e i conflitti attualmente in atto sui civili e per illustrare il contenuto della Dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate, siglata da 82 Paesi tra cui l’Italia, lo scorso 18 novembre a Dublino, con l’obiettivo di ridurre il numero di vittime nei contesti urbani in cui purtroppo sempre più spesso si misurano i conflitti.