suore
Prelà (Imperia) – Si tinge di giallo il “caso” delle finte suore che hanno occupato un ex monastero benedettino nella frazione di Villatalla. L’arrivo improvviso del gruppo di un gruppo di religiose, dopo l’abbandono dei frati benedettini, era stato salutato con favore dai residenti e dalla comunità locale che ha pensato ad una “rinascita” del centro ma ora la vicenda si è trasformata in un mistero sul quale stanno indagando anche i carabinieri.
Secondo la Curia, infatti, nei locali dell’ex monastero non c’è nessuna comunità religiosa riconosciuta e le donne vestite da suore, in grigio, non sarebbero religiose “riconosciute”. In pratica sarebbero delle “finte suore”.
La notizia, confermata con la pubblicazione di una nota firmata dal vescovo locale, ha suscitato grande clamore perché tutti, nella zona, avevano accolto con gioia la nuova comunità religiosa e dopo la prima diffidenza il cuore si è aperto e sono arrivati i regali, le strette di mano, le richieste di preghiere e di tutti quei supporti morali che sono propri di chi vive consacrato.
C’è chi ha portato i prodotti dell’orto, chi uova e olio buono e in breve le suore sono state “ammesse” a pieno titolo nella comunità locale.
Ma qualcosa non torna e la notizia dell’arrivo delle suore si è diffusa rapidamente di paese in paese sino ad arrivare alla città dove ci si è domandati chi fossero quelle donne che vivono in preghiera, limitando al massimo i contatti con l’esterno e alternando le preghiere con il lavoro nei campi.
Una ricerca e qualche chiamata a Roma, in Vaticano, ed ecco la sorpresa: non si tratta di vere suore.
Nessun ordine monastico le conosce e nessun ordine di “trasferimento” risulta in Curia.
Dopo lo sbigottimento dei residenti di Prelà arriva la nota ufficiale firmata dal vescovo

«Attualmente – è scritto nella nota – non vi sono a Villatalla comunità religiose femminili canonicamente costituite e approvate, né stabilmente né “ad experimentum”. Ogni realtà ivi presente è riconducibile solo alla libera scelta di persone private in nessun modo collegate istituzionalmente alla Chiesa».

Resta quindi da capire chi siano le donne vestite come religiose che vivono nell’ex monastero e come mai risiedano nei locali di proprietà della Chiesa.
Sul caso indagano i carabinieri mentre la comunità dei fedeli di Prelà non sembra particolarmente turbata visto che le donne, tutte straniere, si comportano di fatto come religiose e non hanno mai creato alcun problema.

(Foto di Archivio)