Genova – Detenuti del carcere di Marassi e podisti che corrono insieme la nuova edizione di Vivicittà Porte Aperte. Dopo un lungo periodo di pandemia che ne ha impedito l’organizzazione, è finalmente tornata a Genova “Vivicittà Porte Aperte”, storica manifestazione nazionale UISP che a Genova prese il via nel marzo 2012.
La competizione sportiva ha coinvolto detenuti e detenute di diverse città italiane. Nel seguire un suo percorso di calendarizzazione nazionale, l’iniziativa è tornata anche nel capoluogo ligure e ha coinvolto, come da tradizione, la casa circondariale di Marassi.
Ben 17 i detenuti pronti a correre in una gara podistica dal fortissimo valore simbolico.
Su un percorso circolare di un paio di chilometri, dentro e fuori al carcere, i detenuti e i podisti esterni coinvolti (16 in totale) sono partiti dall’interno della casa circondariale di Marassi uscendo dalle mura per un breve tratto, passando da via Clavarezza e rientrando dall’ingresso di corso De Stefanis.
Dopo una breve presentazione, a dare il via alla gara Tommaso Bisio, Presidente del Comitato UISP Liguria.
Ogni podista delle Associazioni sportive dilettantistiche affiliate alla UISP (con anche una delegazione del gruppo podistico del quotidiano locale del Secolo XIX) ha corso al fianco di un detenuto, tenendo il suo passo e cercando di supportarlo nel suo percorso fino al traguardo. Solamente i corridori detenuti, infatti, avevano un dorsale e un numero e potevano correre per il piazzamento finale. A vincere la gara il corridore Chen Zipheng, seguito al secondo posto da Friday Igbinosun e al terzo da Issan El Bihi.
L’evento, cominciato intorno alle ore 15, è stato una grande testimonianza di inclusione e di sport.
Nel frattempo, sul campo di calcetto interno alla casa circondariale di Marassi, si teneva una partita fra la squadra vincitrice del torneo, che UISP ha seguito all’interno della casa circondariale nei mesi scorsi, contro la rappresentativa della Polizia Penitenziaria.
“Una bellissima giornata, come lo è sempre stata Vivicittà Porte Aperte, progetto in cui UISP crede molto – spiega Mariano Passeri, responsabile organizzativo UISP dell’evento – Siamo contentissimi di aver riportato la corsa all’interno della casa circondariale. In più, abbiamo anche avuto una partita importante: si sono sfidate la squadra vincitrice del torneo, che abbiamo seguito come UISP all’interno della casa circondariale, contro la rappresentativa della polizia penitenziaria. Come UISP crediamo che sia la via giusta per portare anche qui, dentro una struttura come questa, un po’ di spensieratezza e soprattutto qualcosa in più rispetto alle attività che solitamente si fanno”.
“Stiamo lavorando con la direzione per ricostruire le condizioni poter rifare Vivicittà come gli scorsi anni – ha proseguito Fabrizio De Meo – perché attraverso l’attività sportiva si può creare un ponte fra il carcere e il territorio. Crediamo sia nostro compito e dovere, come un’associazione di diritti e cittadinanza come UISP, rompere il più possibile l’isolamento. Lavoriamo sia all’interno che fuori affinché le nostre strutture e associazioni sportive siano le più accoglienti possibile”.
A Genova, l’iniziativa di “Vivicittà Porte Aperte” si realizzerà all’interno del Progetto denominato La Rete che Unisce (patto di sussidiarietà attivato grazie al contributo della Regione Liguria e di cui capofila è Agorà). Nell’ambito di tale progetto, UISP Genova è presente con la predisposizione e organizzazione di attività motorie e sportive che abbiano la finalità di creare un ponte tra carcere e territorio, tra chi è dentro e chi fuori le mura.
“Ringrazio tutti coloro i quali hanno permesso l’organizzazione di questa giornata – ha dichiarato la Direttrice della Casa Circondariale di Marassi, Tullia Ardito, al momento delle premiazioni – torniamo finalmente a fare queste bellissime iniziative. Un incontro tra la città e il carcere, un interscambio fra persone che fanno sport e lo sport, come sappiamo, è un’attività che unisce. Oggi ne è la dimostrazione. Il carcere è un luogo chiuso, ma queste iniziative devono permettere di aprire il carcere alla città e alla città di aprirsi alla struttura”.
Presente anche una delegazione della Regione Liguria e degli Assessorati allo Sport e alle Politiche Sociali. Nello specifico, hanno preso parte alla giornata alla casa circondariale di Marassi Manuela Facco e Valentina Mari.
Negli anni scorsi sono stati attivati – e sono attivi tuttora – corsi di pallavolo, partite di basket e pallamano, sedute di ginnastica, tornei di calcio, corsi per diventare arbitri di calcio. L’evento chiave è stata appunto la gara podistica in oggetto: essa si è sviluppata in tre giri dentro e fuori dal carcere e vi hanno partecipato detenuti insieme a podisti UISP. L’evento Vivicittà Porte Aperte è stato organizzato non solo grazie alla disponibilità di molti associati UISP, ma anche grazie alla collaborazione della Direzione e del personale del carcere di Marassi, oltre che della Polpen.