Genova – Un corteo di carri funebri per le vie del centro cittadino. Uno spettacolo decisamente inusuale quello previsto per questa mattina, a partire dalle 7. I mezzi che solitamente accompagnano i funerali, fortunatamente non avranno “passeggeri” trasportati ma solo il personale addetto al settore dei servizi funebri che partecipa ad una singolare protesta.
Dopo il raduno, in piazza della Vittoria, e la formazione di un corteo, i carri funebri sfileranno per le vie del centro per protestare contro il rinvio della legge regionale che dovrebbe riordinare il settore in Liguria.
La protesta è stata organizzata da Federcofit, l’associazione delle aziende che offrono servizi per funerali e pompe funebri.
La federazione del comparto funerario italiano si oppone infatti all’emendamento alla legge regionale 15/2020 sui servizi funebri e cimiteriali, che era previsto dovesse entrare in vigore dal 31 dicembre, con una modifica volta invece a rimandare al 2026 la sua attuazione, impedendo anche la promulgazione del regolamento attuativo.
Questo, secondo gli organizzatori della protesta, lascerebbe il settore funebre ligure in una fase di grande incertezza. L’emendamento infatti bloccherebbe l’entrata in vigore delle incompatibilità tra attività funebri e servizi sanitari, quali la gestione delle camere mortuarie, e la definizione della forma societaria, con il conseguente blocco di tutta la legge.
Inoltre impedirebbe la possibilità per tutti i cittadini liguri di usufruire di nuovi servizi di qualità, quali il trasporto del defunto dal luogo del decesso alla propria abitazione o presso le case funerarie per la celebrazione della veglia funebre, opportunità concesse a tutti i cittadini delle regioni confinanti, discriminando in tal modo i residenti in Liguria.
“Non possiamo accettare in nessun caso questo ulteriore rinvio di una legge pronta da tre anni, con la politica locale che colpevolmente non si prende la responsabilità di attuarla come dovrebbe e invece rimanda tutto addirittura a dopo la fine della legislatura, dimenticando che i cittadini liguri hanno gli stessi diritti di tutti i lombardi o i piemontesi”, denuncia Cristian Vergani, presidente nazionale di Federcofit, che ha organizzato la protesta insieme alle altre associazioni di categoria e a tutti i sindacati del settore trasporti. “Abbiamo convocato questa mobilitazione nazionale, a cui parteciperanno numerose imprese funebri liguri e delle regioni vicine”, conferma il presidente regionale Ivan Marinangeli, “nel giorno in cui il Consiglio regionale ha fissato la riunione in cui discuterà questo assurdo emendamento, riunione a cui abbiamo chiesto formalmente di partecipare per presentare la nostra legittima posizione”.
Il programma della manifestazione prevede il concentramento dei carri funebri in piazza della Vittoria intorno alle 7:30 e successivamente la partenza del corteo per via XX Settembre e piazza De Ferrari per arrivare in piazza Dante.
Seguirà un sit-in davanti alla sede del Consiglio regionale in via Fieschi, in attesa che i rappresentanti di Federcofit vengano ascoltati durante la riunione.
“Chiederemo che l’emendamento venga fatto cadere, che la legge regionale sui servizi funebri e cimiteriali entri in vigore come previsto dal 31 dicembre e che il regolamento attuativo venga promulgato entro tre mesi”, anticipa il presidente Vergani.
“Il rischio principale è di danneggiare le famiglie, che ad esempio non potranno usufruire di nuove case funerarie dove organizzare una veglia per il proprio caro e neanche provvedere al regolare trasporto fuori regione del defunto per potergli dare l’ultimo saluto nella sua città. Il rinvio della legge al 2026, che noi combatteremo in ogni sede, getterebbe nuovamente questo settore in una giungla”, conclude Vergani, “bloccando gli investimenti e impedendo il regolare accesso di nuove imprese create da giovani imprenditori, senza tenere conto di tutte quelle aziende liguri che vogliono lavorare bene e fornire un servizio di qualità ma che sconteranno la mancanza di chiarezza normativa”.