Casella (Genova) – Colpo di scena nelle indagini sul ritrovamento sul greto del torrente Scrivia di ossa umane. I reperti, analizzati dal Ris di Parma non appartengono a Maria Imparato la donna scomparsa proprio a Casella quasi trentanni or sono.
La comparazione del DNA ricavato dai resti umani trovati nel torrente ha infatti escluso la familiarità con la donna ed ha anche confermato che si tratta invece di un uomo.
A questo punto, se i familiari di Maria Imparato tornano a soffrire per le risposte mancate al mistero della scomparsa della donna, sperano ancora i familiari delle altre due persone indicate come “possibili” identificazioni dei resti umani: Giovanni Trucco, 85 anni, scomparso da Montoggio nel 2007 e Riccardo Lorenzelli, 93 anni, scomparso dal quartiere di San Fruttuoso nel 2008.
Gli esperti del Ris confronterano ora i campioni prelevati dai familiari dei due uomini per verificare eventuali compatibilità con il DNA ricavato dalle ossa.
Più complessa ma comunque percorsa dai Ris di Parma anche la pista di un possibile ritrovamento dei resti di uno o più dei 6 partigiani giustiziati a seguito dei rastrellamenti contro la Resistenza nel dicembre del 1944 e i cui corpi non vennero mai ritrovati. L’Anpi di Genova ha segnalato il possibile “caso” aprendo un nuovo possibile scenario di indagine medico-legale.