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Genova, i familiari delle vittime non vogliono che il Tunnel sia dedicato al Ponte Morandi

ponte morandi tramontoGenova – “Non dedicate alle vittime del Ponte Morandi il tunnel che passerà sotto il porto”. E’ la richiesta formulata da Egle Possetti, portavoce del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi a pochi giorni dalla cerimonia per il via ai lavori per la costruzione dell’imponente struttura, pagata da automobilisti e trasportatori che viaggiano sulle Autostrade.

“Durante le “celebrazioni” per l’inaugurazione lavori del tunnel sub-portuale di Genova – spiega Possetti – il Governatore Toti ha espresso la volontà di dedicare alle vittime del Ponte Morandi l’opera in questione. Ha inoltre aggiunto in proposito che quest’opera è “…una piccola pietra sulla tragedia…”, quasi come se potesse affievolire un pò l’orrore.
Siamo allibiti, sono entrambe dichiarazioni inaccettabili e veniamo a chiarirne le motivazioni”.

“Non potremo mai pensare che quest’opera sia dedicata ai nostri cari – prosegue Possetti- per i nostri cari avremo il Memoriale, auspichiamo delle condanne e verità al processo, avremo molte iniziative importanti ma di certo non sarà un tunnel come questo a ricordarli”.

Il Comitato Ricordo Vittime del Ponte Morandi non esprime un parere tecnico e di opportunità sull’opera non avendo le competenze e non essendo questo il suo fine e non esclude che sia un’opera positiva per il territorio ma non può dimenticare la provenienza di questi fondi.

“Per chi non lo sapesse i fondi con cui sarà costruita questa opera, sono parte della striminzita “marchetta” concordata in una notte a Roma, mettendo una pietra tombale alla presenza dello Stato nel processo, questa sì che è una grande pietra sulla tragedia. Questo accordo è un’altra delle vergogne a cui abbiamo dovuto assistere in questi anni, lo Stato avrebbe dovuto essere al nostro fianco nel processo e non uscire dalla porta di servizio.
Questi fondi rappresenterebbero il risarcimento ad una nazione per quello che è avvenuto, è inaccettabile che si possa avvicinare il ricordo dei nostri cari a quest’opera, diciamo che è una vergogna averlo anche solo pensato”.

“I nostri cari – prosegue ancora Possetti -vengono estratti dal cilindro come dei conigli quando fa comodo, ma sono i fatti e non le parole espresse a determinare da che parte della barricata ci si colloca, se con le vittime o con i carnefici.
Troppe persone parlano dei nostri cari e nei fatti si sono dimenticati il rispetto per queste vite, fatte cessare proprio da grandi “pietre”.
Dobbiamo inoltre ricordare che quest’opera sarà costruita da Autostrade per l’Italia, che non è diversa, ha solo cambiato azionisti e sta tentando di “…ricostruire il rapporto con il territorio..”
Forse Autostrade il rapporto con il territorio lo potrebbe iniziare a ricostruire concludendo la messa in sicurezza della rete, in primis.
Purtroppo facciamo fatica a non notare come tutti diventino matti e gongolino quando ci sono nuove opere da mettere in cantiere, poi per contro gongolano tutti molto meno quando si tratta di mantenerle in buono stato.
Molte persone comprendono la nostra battaglia per mantenere la dignità delle nostre famiglie, per provare a far emergere la verità, per dare un senso a chi resta, per provare a dare un futuro ai giovani, purtroppo non tutti”.

Redazione Liguria
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