Genova – Un blitz antidroga dei carabinieri ha portato all’identificazione e alla denuncia di 17 persone, alcune anche minorenni, a seguito di indagini del nucleo operativo della compagnia San Martino.
A portare all’identificazione dei protagonisti di un vasto giro di spaccio le indagini sull’omicidio di Sergio Faveto, l’ingegnere informatico ucciso a calci e pugni perché nel quartiere girava voce che fosse un pedofilo, voci smentite categoricamente dagli stessi inquirenti.
L’uomo, forse dal comportamento un pò strano, era diventato capro espiatorio di maldicenze nel quartiere di Molassana ed un giovane di 19 anni e un minorenne lo hanno ridotto in fin di vita, nell’agosto del 2022 e Faveto era deceduto dopo un mese circa di agonia in ospedale.
Nelle indagini ambientali nella zona dove è avvenuto il pestaggio i carabinieri hanno raccolto elementi e informazioni che hanno portato a diverse perquisizioni che hanno permesso di sequestrare quasi due chili di hashish oltre a denaro contante di dubbia provenienza e hanno fatto scoprire in una cantina di un palazzo una vera e propria serra per la coltivazione di marijuana.
(Foto di Archivio)