Genova – Ancora violenze tra tifosi del Genoa e delle Sampdoria dopo gli scontri di ieri in piazza Alimonda e in piazzale Adriatico. Due tifosi del Genoa sarebbero stati aggrediti e malmenati in un bar di Nervi in circostanze ancora da chiarire.
Uno dei due è finito in ospedale per una ferita da taglio ad un braccio mentre l’altro si è fatto visitare per forti dolori addominali probabilmente effetto di diversi colpi ricevuti.
Nel Bar di via Oberdan si è scatenato l’inferno dopo alcune battute e la gente è fuggita terrorizzata mentre la rissa divampava.
Sul posto sono accorse le forze dell’ordine in massa e sono stati identificati e fermati quattro tifosi della Sampdoria.
Indagini in corso per ricostruire l’esatta dinamica della rissa ma cresce ancora la tensione tra le frange più estreme delle due tifoserie cittadine dopo gli episodi di ieri.
Prima un blitz di teppisti travestiti da tifosi della Sampdoria in piazza Alimonda a seguito di appelli rilanciati da pagine social legate al mondo calcistico che parlavano di una “caccia al sampdoriano” da parte di tifosi del Genoa e poi, in serata, la “risposta” di altri teppisti travestiti da tifosi, questa volta del Genoa che hanno preso d’assalto uno storico club della tifoseria blucerchiata in piazzale Adriatico, seminando il panico tra i presenti e i residenti, distruggendo arredi e mobilio e cercando di dare fuoco al materiale con lancio di fumogeni e razzi da segnalazione.
Nei quartieri della Foce e di Staglieno è durissima la presa di posizione dei residenti che chiedono che episodi di questo genere non abbiano alcuna forma di tolleranza e invocano controlli e misure drastiche contro chiunque confonda le strade cittadine per ring della boxe o campi di battaglia.
Si chiede un ripensamento sui progetti che mantengono lo stadio tra le case, a Marassi e tolleranza zero per chi pensa di trasformare vie e piazze in “territori” dove i tifosi delle altre squadre non possono entrare.
Stride in tutta quanta la situazione il silenzio della politica su quanto sta avvenendo ma anche e soprattutto quello delle due società sportive che ben potrebbero lanciare appelli alla calma e condannare con decisione ogni forma di violenza.