Genova – Il figlio di Aldo Spinelli, Roberto verrà ascoltato nuovamente dai magistrati che indagano sul presunto giro di mazzette e favori che ha portato all’arresto del padre Aldo, imprenditore della logistica portuale e del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e del suo capo di Gabinetto Matteo Cozzani e dell’ex presidente dell’autorità portale di Genova Paolo Emilio Signorini.
Roberto Spinelli comparirà davanti ai giudici per chiarire se, durante la testimonianza a Palazzo di Giustizia, abbia usato la parola “leciti” o “illeciti” per definire i finanziamenti che, secondo quanto avrebbe dichiarato, venivano insistentemente chiesti dal presidente Toti specialmente in prossimità delle tornate elettorali.
Al termine della prima audizione, infatti, alcuni Media avevano diffuso indiscrezioni circa il contenuto delle dichiarazioni del figlio di Aldo Spinelli a proposito di richieste “di finanziamenti illeciti” ma poi lo stesso Spinelli Junior, tramite il suo avvocato ha smentito precisando di aver parlato di “finanziamenti leciti”.
Una questione non secondaria considerando i capi di accusa per il presidente Toti e la sua difesa impermeata sul fatto di aver ricevuto sempre finanziamenti leciti, trasparenti e di cui si trova traccia sui conti correnti bancari.
A fare fede, ovviamente, sarà la registrazione della testimonianza, raccolta proprio per evitare dubbi e “ripensamenti” ma la presenza del diretto interessato all’ascolto della prova audio è nel diritto di chi l’ha resa e dunque l’audizione ci sarà e se confermerà l’uso della parola “illeciti” si trasformerà in un ostacolo sul cammino della difesa di Toti.