Genova – Verrà discussa oggi la mozione di sfiducia al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti presentata dall’Opposizione compatta sulla necessità di un passo indietro del presidente in attesa che le indagini facciano chiarezza sul presunto giro di mazzette e favori che ha scatenato un terremoto politico e istituzionale in Liguria e portato all’arresto del presidente Toti, del suo ormai ex capo di Gabinetto Matteo Cozzani, dell’ex presidente dell’autorità portuale di Genova e Savona Paolo Emilio Signorini, l’unico in carcere dal 7 maggio e dell’imprenditore portuale Aldo Spinelli.
La mozione verrà presentata ufficialmente nell’aula del consiglio regionale e poi discussa in aula con le dichiarazioni di voto di ogni singolo gruppo e infine votata.
Difficile, a meno di clamorosi colpi di scena, che raccolga il numero di voti necessario ad essere accolta.
Inoltre il presidente Toti ha consegnato all’assessore Giacomo Giampedrone una “lettera” che verrà letta in consiglio e che dovrebbe chiarire il pensiero e le scelte che il presidente Toti ha fatto e farà, in linea con la sua posizione giudiziaria.
Toti ribadirà che tutte le scelte fatte hanno avuto sempre il bene della Liguria come asse portante e quindi scelte compiute non per l’interesse personale o del partito ma per consentire le migliori condizioni di sviluppo e progresso.
Una linea in qualche modo condivisa anche con il Governo considerato che la presidente del Consiglio Meloni ha confermato sulla vicenda che “se Toti è innocente non deve dimettersi”.
Probabile quindi che sarà questa la scelta di campo del presidente Toti anche in vista dell’imminente turno elettorale che si apre tra qualche giorno.
In Regione Liguria il consiglio regionale si riunirà alle 10 per proseguire sino alle 13 quando il presidente chiamerà la pausa. La riunione si riaprirà alle 14 per proseguire sino a “fine lavori”, ovvero ad oltranza.