Genova – IREN ha licenziato il suo AD Paolo Emilio Signorini. La multiservizi nata dalla fusione di diverse municipalizzate che si occupavano di gas e acqua ha deciso di interrompere il rapporto con l’ex presidente dell’autorità portuale di Genova e Savona agli arresti in carcere dal 7 maggio scorso per lo scandalo delle presunte tangenti in cambio di favori e viaggi di lusso pagati per “ammorbidire” le decisioni in favore di imprenditori locali.
La decisione è stata comunicata oggi con una nota ufficiale che apre, di fatto la corsa alla successione che dovrebbe spettare ad un genovese.
Erano stati il sindaco Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, anche lui agli arresti dal 7 maggio, i principali “sponsor” di Signorini al vertice di Iren ma ora la scelta potrebbe essere più complessa.
La decisione di licenziare Signorini arriva dopo una difficilissima situazione per Iren che ha dovuto prima “congelare” le deleghe del suo vertice e poi riorganizzare internamente tutti i ruoli mentre fuori imperversava la tempesta giudiziaria che ha coinvolto il vertice di Iren (che non risulta coinvolta nelle indagini)