Gabriele Volpi Genova – I festeggiamenti per le nuove grandi vittorie della Pro Recco nella pallanuoto non sono ancora finite e arriva come un terremoto l’annuncio a sorpresa del patron Gabriele Volpi che in una nota “dice addio” e annuncia l’uscita di scena dai vertici (e dalla proprietà) della squadra.
“È stata una cavalcata magnifica – scrive Volpi – che per me partì quando ero solo un ragazzino e l’allenatore Piero Pizzo fu per me un secondo padre. Abbiamo vinto tanto, abbiamo vinto tutto e purtroppo si sa come la gente sia disposta a perdonare qualsiasi cosa, ma non il successo. Ho sperimentato sulla mia pelle l’effetto di due fra i sentimenti più universali e insopprimibili che esistano: l’invidia e la gelosia. Nonostante questo, sentivo la necessità e l’obbligo morale di restituire alla mia terra il meglio che potesse avere in ambito sportivo, quindi di portare la Pro Recco ai massimi livelli mondiali come ho fatto. È arrivato il momento che il destino della Pro Recco prescinda da me, sia autonomo dalla mia persona. Credo, infatti, sia giusto che nella vita le squadre, come le persone e le aziende, imparino a camminare da sole».

Una scelta che non è stata avventata e neppure “semplice” come scrive lo stesso Volpi.
“È una scelta profondamente dolorosa – si legge in una nota della società firmata dall’imprenditore – ma che si inserisce nell’ottica di una progressiva diversificazione delle iniziative del gruppo Orlean Invest. L’auspicio è che qualche imprenditore ligure o appassionato della pallanuoto possano raccogliere la straordinaria eredità di un’esperienza inimitabile, il titolo sportivo, la gestione e il futuro della Pro Recco, garantendone la continuità e i successi sinora raggiunti”.
A seguire alcuni passaggi che possono fornire delle chiavi di lettura per l’abbandono improvviso del patron che ha guidato (e pagato) il rilancio della Pro Recco.

“Gabriele Volpi – si legge ancora nella nota stampa – ormai da molti anni non vive più in Italia, i suoi interessi e le sue attività sono circoscritte al di fuori dai confini italiani. L’unica eccezione è stata rappresentata sino a ora dalla Pro Recco, a cui il chairman di Orlean Invest è legato da sempre da un rapporto di profondo affetto personale. Motivo che lo spinse ad assumersi l’onore della proprietà in un momento particolarmente complesso nella storia del sodalizio e a varare un ambizioso programma che ha reso la Pro Recco il club più titolato al mondo in tutti gli sport di squadra. Negli anni, la gestione è stata improntata alla più rigida managerialità e professionalizzazione, delegandola a manager del settore come il presidente Maurizio Felugo, in modo da allontanare la cura della squadra dal classico schema legato al mecenatismo: questo consente oggi di lasciare in eredità una società perfettamente sana dal punto di vista economico-finanziario e strutturata allo stato dell’arte per affrontare il futuro del nuovo corso”.