enova – I sommozzatori dei carabinieri del nucleo di Genova hanno localizzato nel mar Adriatico un convoglio della Prima Guerra Mondiale affondato molto probabilmente nei giorni della disfatta di Caporetto.
La scoperta è stata fatta al largo della Riserva naturale della Foce dell’Isonzo, in prossimità dell’Isola della Cona. Su segnalazione di un pescatore locale sono stati esplorati per la prima volta i resti di quello che fu un convoglio di 4 imbarcazioni in ferro della misura di 20 metri per 6,5 e risalenti ai primi del ‘900, che si trovano ancora in asse tra loro.
Si tratta di relitti di chiatte per il trasporto di materiali, utilizzate come supporto
logistico alle batterie italiane dislocate sulla foce dell’Isonzo nel periodo della Prima
Guerra Mondiale.
È verosimile che, con la ritirata di Caporetto, nell’ottobre del 1917, siano state fatte affondare in quella posizione, mentre erano alla fonda, proprio per non cadere nelle mani del nemico durante le fasi di ripiegamento delle truppe sull’Isonzato.
Tra il 27 e il 30 ottobre, mentre le batterie italiane sull’Isonzo
continuavano a tirare contro gli austriaci in piena avanzata, il Comando di Grado
cercò di recuperare armi, munizioni e galleggianti, sotto il fuoco dell’artiglieria
austro-ungarica e in condizioni atmosferiche proibitive, autoaffondando natanti e
galleggianti che non potevano essere salvati. Il ritrovamento, importante per il
contesto storico, permetterà di scrivere un altro tassello nella lunga e complessa
storia che ha riguardato le battaglie dell’Isonzo, a quel tempo combattute nel
settore del litorale fra Monfalcone e Tagliamento.