Genova – Oltre 16 tonnellate di pescato sequestrati nel corso dei controlli effettuati dalla Guardia Costiera lungo la filiera della pesca con oltre 200 ispezioni in mare e presso attività commerciali del Nord-Ovest. E’ i bilancio del solo mese di ottobre degli ispettori pesca della guardia costiera della Liguria, sotto il coordinamento del 1° centro controllo area pesca di Genova, che hanno dato vita all’operazione regionale denominata “Undersize”, condotta nelle regioni Liguria, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e parte occidentale dell’Emilia-Romagna.
L’attività ha visto gli ispettori impegnati nei controlli lungo l’intera filiera ittica, dal mare al consumatore finale, con verifiche ad unità da pesca professionali e da diporto – per il contrasto alla pesca illegale, presso importatori, commercianti all’ingrosso e al dettaglio e nella ristorazione. Le verifiche alle attività di pesca e relativo commercio del pescato sono state condotte anche sul Lago di Como e sul Lago Maggiore, ricadenti sotto la giurisdizione della guardia costiera ligure.
I militari della guardia costiera, presso un operatore all’ingrosso dell’interland milanese, hanno operato il sequestro amministrativo di circa 13 tonnellate di prodotti ittici congelati di importazione, per carenze di informazioni sulla tracciabilità. Una partita costituita da mezza tonnellata di salmone, invece, è stata fermata presso un importatore di Aosta. Presso un altro operatore all’ingrosso di Gravellona Toce (VB) è stata sequestrata circa una tonnellata di coregone (pesce di acqua dolce) proveniente dalla Russia ed importato senza le previste autorizzazioni sanitarie: tale specie esotica non risultava, infatti, catalogata tra quelle di interesse commerciale.
Nel corso dell’intera operazione sono state eseguite 209 ispezioni, accertando 83 sanzioni amministrative (per un importo totale di circa 158.000 € e sequestro amministrativo di oltre 16 tonnellate di prodotto e tre attrezzi da pesca).