insegnanti sostegno Lo Stato delle CoseGenova – Insegnanti di Sostegno assunti nelle scuole per assistere e facilitare l’apprendimento e la frequenza scolastica di bambini disabili, ma con certificazioni fasulle o comunque oggetto di indagini ed approfondimenti dello stesso Ministero.
E’ destinato ad allargarsi lo scandalo denunciato nel capoluogo ligure – ma che interessa tutta Italia – da Marco Macrì e dall’associazione Genova Inclusiva.
Secondo il portavoce di moltissime famiglie con bambini disabili ci sarebbero, nelle classi di Genova, della Liguria e di tutta Italia, persone assunte come insegnanti di sostegno grazie a certificazioni e documenti “sospette” al punto che il Ministero dell’Università e della Ricerca ha annunciato l’avvio di controlli su alcuni atenei telematici e sull’ottenimento di crediti formativi facili e che il Ministero dell’Istruzione avrebbe chiesto agli insegnanti in possesso di tali documenti e “crediti formativi” di “auto-denunciarsi” perché probabilmente incapace di risalire al reale numero e alle reali dimensioni del fenomeno e perché la normativa italiana ne impedisce il “licenziamento”, salvo dimostrazione di reato (ma non ne impedisce la sospensione dal servizio).
Le “certificazioni” avrebbero permesso addirittura di “sorpassare” nelle graduatorie per il posto di lavoro, insegnanti che hanno seguito l’iter regolare previsto dalle normative italiane invece di rivolgersi a “diplomifici” e “fabbriche di certificazioni” sui cui pendono sospetti e le indagini della magistratura per quanto concerne la loro regolarità.
Del “caso”, dopo un articolo su Il Fatto quotidiano, si è occupata ieri sera, la trasmissione Lo Stato delle Cose, in onda su Rai 3 condotta da Massimo Giletti e con un servizio durissimo di Rebecca Pecori (qui la trasmissione – servizio negli ultimi 25 minuti) .
A seguito della trasmissione, Genova Inclusiva ha diffuso un comunicato stampa nel quale denuncia che “i bambini italiani con disabilità chiedono giustizia e provvedimenti immediati”

Dopo le recenti rivelazioni denunciate da il Fatto Quotidiano e confermate ieri sera nel servizio di Rebecca Pecori a “Lo Stato delle cose”, le famiglie dei bambini italiani con disabilità esprimono “profonda indignazione per le gravi irregolarità emerse in merito al conseguimento dei titoli di studio da parte di alcuni insegnanti, come riportato nei servizi giornalistici. Le famiglie chiedono al Ministero del Merito e al Ministero dell’Università, sotto la guida dei ministri Valditara e Bernini, di agire con determinazione e trasparenza, non limitandosi a un semplice comunicato stampa”.

Secondo le famiglie di Genova Inclusiva è necessario: “costituirsi parte civile nei procedimenti giudiziari per difendere l’interesse pubblico e i diritti dei bambini con disabilità” ed inoltre “richiedere le dimissioni immediate di tutti gli insegnanti che hanno ottenuto i titoli tramite le università coinvolte, qualora venisse confermata la mancanza di regolarità nei percorsi di formazione”.

Le famiglie si appellano a un intervento rapido e deciso, volto a tutelare la qualità dell’istruzione e il futuro dei bambini con disabilità, che già affrontano ostacoli significativi nel loro percorso scolastico.

“È essenziale – spiega Marco Macrì di Genova Inclusiva -che il sistema educativo italiano garantisca la presenza di insegnanti qualificati e adeguatamente formati, per evitare ulteriori danni a chi è già in una posizione di vulnerabilità. Non ci accontenteremo di promesse: vogliamo azioni concrete e responsabili”.

In una nota diffusa oggi, Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd e capogruppo in commissione istruzione alla Camera scrive: “chiediamo ai Ministri Valditara e Bernini di fare chiarezza sui titoli esteri di specializzazione sul sostegno. Nei mesi scorsi avevamo già chiesto con un’interrogazione di approfondire la vicenda senza ottenere risposta. Il tema è ancora all’ordine del giorno; sono varie le inchieste giornalistiche che confermano una mancanza di trasparenza che ci preoccupa”.

“Sembrano emergere nuovamente – prosegue Manzi – anche nelle ultime inchieste giornalistiche, delle gravi irregolarità nel conseguimento dei titoli che meritano una valutazione ed un approfondimento accurato. La formazione dei docenti va trattata con grande attenzione, soprattutto, quando si parla di vulnerabilità. E’ importante che i Ministri diano un segnale: è compito dell’amministrazione garantire la presenza di insegnanti qualificati e adeguatamente formati”.

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