Genova – Da inizio dicembre è tornato il “Rito di commiato” per le cremazioni Socrem al cimitero di Staglieno e sono positive le risposte delle famiglie che affrontano il lutto in condizioni meno dure rispetto ai tempi del rigore della pandemia.
Quella del rito del commiato era infatti una delle ultime attività, rimasta in stand by a causa del covid e delle norme restrittive e dal 9 dicembre è tornato possibile scegliere questo tipo di cerimonia per l’ultimo saluto, anche con l’accompagnamento musicale che dona solennità e profondo raccoglimento i partecipanti.
Per questo progetto So.Crem ha selezionato e formato con particolare attenzione sette cerimonieri funebri e un gruppo di musicisti preposti all’ accompagnamento delle cerimonie. «Siamo consapevoli, – ricorda il presidente di So.Crem Ivano Malcotti – che i cerimonieri intervengono in momenti difficili e faticosi della vita delle persone e che pertanto devono saper utilizzare espressioni appropriate, prudenti e umili. Un’umiltà che fonda le sue basi sulla consapevolezza dei limiti della vita cui tutti siamo sottoposti. Il cerimoniere partecipa infatti con i dolenti all’esperienza della fine, del limite, della finitezza, aiuta le persone a sostare nel dolore, ma anche sostiene e testimonia l’amore per la vita, la spinta a reagire e a riprendere la propria quotidianità».
Tra le possibilità c’è ovviamente anche quella di seguire altre ritualità che terranno conto delle diverse appartenenze confessionali, nonché della presenza di minori in sala, evenienza alla quale So.Crem ha voluto prestare una particolare attenzione predisponendo letture specifiche per l’infanzia.
«Generalmente si pensa che la morte sia un dolore troppo grande da sopportare per poterne parlare ad un bambino – ha spiegato Linda Alfano, responsabile del settore formazione di Socrem – Invero è essenziale dire al bambino sempre la verità su quanto sta accadendo, per rassicurarlo e non lasciarlo solo in un momento così difficile. Potrebbe essere utile far sì che in occasione della cerimonia di commiato i bambini possano partecipare e scegliere il modo che ritengono migliore per salutare la persona cara, per esempio con qualche disegno o con un oggetto che abbia per loro un particolare significato».
Altra possibilità che è possibile richiedere presso le agenzie funebri o direttamente presso gli uffici di So.Crem, riguarda l’organizzazione di una cerimonia della memoria da realizzare con la famiglia e gli amici più cari in un luogo significativo scelto dalla famiglia stessa. La cerimonia della memoria offre la possibilità di esprimere le ultime parole di gratitudine e di saluto a chi non c’è più; viene preparata con familiari e amici e ripercorre le esperienze vissute insieme al defunto, con video, canzoni, racconti, preghiere. Tale pratica può conferire un conforto più profondo delle semplici parole di cordoglio. Rappresenta inoltre un’occasione per favorire la possibilità di un sostegno sociale più ampio ricollegando reti di amicizie che durano da una vita, ma che rischiano, con la morte di una figura di unione, di affievolirsi. Il capitale sociale di amici e familiari che si riuniscono può fornire un sostegno emotivo, spirituale e sociale che protegge i dolenti dal perdurare o dal complicarsi del dolore.
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