Agenzia delle Entrate Riscossioni GenovaGenova – Porte spalancate ai “furbetti” e agli evasori professionisti e disagi e procedure farraginose per chi rispetta le regole. E’ la sensazione che ha provato il Contribuente che questa mattina, alle 9, si è presentato all’ingresso dell’Agenzia delle Riscossioni – Gruppo Agenzia delle Entrate – di via D’Annunzio, nel centro cittadino.
Il Cittadino, ligio e rispettoso, si è accorto di aver dimenticato di pagare un sollecito inoltrato dall’Agenzia nelle scorse settimane e, volendo correre ai ripari dopo aver scoperto che il “modulo” scade e non può più essere pagato in modalità digitale, è corso questa mattina, agli Uffici per far ricalcolare l’importo e potersi mettere comunque in regola.
Il Contribuente è arrivato davanti agli uffici, al momento praticamente deserti come testimonia la foto allegata – e cercando di entrare è stato fermato da un’operatore che lo ha informato che, per accedere, era obbligatorio avere un appuntamento.
Il Contribuente, stupito ma ancora rispettoso, ha fatto notare la situazione, sottolineando che, essendo scaduto il sollecito, era necessario ricalcolare gli interessi sulla somma e che, per il Cittadino, pagare il prima possibile non è solo un dovere ma anche un modo per evitare che gli interessi diventino più onerosi e che la eventuale multa scatti.
L’operatore è rimasto inflessibile anche quando il Contribuente ha fatto notare che, all’interno degli uffici, erano presenti solo 3 persone a fronte di una decina di sportelli.
L’operatore ha replicato che “queste sono le procedure da tempo” e ha mostrato il QR code per effettuare la prenotazione.
Fortunatamente il Contribuente non ha ancora raggiunto l’età nella quale si è meno “pronti” all’uso delle tecnologie e, afferrato il telefono cellulare ha inquadrato il QR code, ha inserito il proprio codice fiscale, barrato le caselle ed ha “selezionato” la giornata di oggi, venerdì 3 gennaio 2025, per prendere l’appuntamento.
La tecnologia, altrettanto inflessibile ha replicato che non era possibile prenotare alcun appuntamento per la giornata di oggi.
Il Contribuente ha fatto notare la cosa e gli è stato risposto che, evidentemente, la disponibilità degli appuntamenti era già esaurita.
Il Contribuente ha allora provato per martedì 7 gennaio, essendo chiuso l’ufficio per l’Epifania, ma ancora una volta la tecnologia ha risposto picche.
I tentativi sono andati avanti sino a giovedì 9 gennaio, ovvero 6 giorni avanti rispetto alla data odierna.
Fatta la prenotazione il Contribuente si è ricordato che, se non si fosse ricordato di pagare, il sollecito si sarebbe trasformato in cartella esattoriale. A quel punto avrebbe potuto appellarsi ad uno dei tanti provvedimento del Governo che concede la possibilità di rateizzare il debito e senza pagare gli interessi.
Stessa cosa se avesse deliberatamente deciso di non pagare magari perché evasore fiscale convinto e “praticante”.
Sferzato in viso dal vento gelido che soffia sotto i portici di via D’Annunzio, il Contribuente si è domandato più volte se convenga essere un buon Cittadino o, piuttosto, trasformarsi in “furbetto” o, peggio, in evasore fiscale professionista visto che lo Stato sembra più “generoso” e attento soprattutto nei confronti di chi non lo rispetta.
Giunto a casa il Contribuente ha scoperto – nessuno lo ha informato alla sede genovese – che è possibile operare sul sito di Agenzia delle Entrate – Riscossioni collegandosi all’Area riservata Cittadini e Imprese – Situazione debitoria – consulta e paga con lo SPID.
Informazione che condivide attraverso di noi visto che potrebbe evitare ad altri la perdita di tempo e la rabbia e la frustrazione provata.

(Foto scattata venerdì 3 gennaio alle ore 9,08)

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