Lupo Pegli 26 gennaio 2025Genova – Ancora avvistamenti di Lupi a spasso per il quartiere di Pegli e ancora psicosi sui social. Il giovane esemplare di Lupo appenninico “in dispersione” continua a frequentare le vie e le piazze del quartiere del ponente genovese e sui social si diffonde, del tutto ingiustificato, la preoccupazione.
L’animale viene continuamente fotografato e filmato mentre percorre guardingo e spaventato territori che non gli sono familiari ma dove, molto probabilmente, trova cibo tra i bidoni della spazzatura o addirittura “foraggiato” da qualche sconsiderato che non si rende conto di condannarlo a morte.
L’animale, come detto, è un giovane esemplare che ha abbandonato uno dei branchi che si sono accasati sulle montagne e sta cercando disperatamente un passaggio verso territori non ancora “occupati” da altri branchi. L’istinto naturale lo guida così, con lo scopo di fondare un nuovo branco, magari in compagnia di una femmina anch’essa “in dispersione”.
Le sue probabilità di sopravvivenza – ci dicono gli esperti – sono ridotte poichè i lupi faticano a cacciare da soli e perché, se dovesse attraversare il territorio di un branco, fosse anche quello da cui proviene, verrebbe quasi certamente ucciso come fosse un “invasore”.
Per questo motivo – spiegano ancora gli esperti – cerca di restare in zone dove la presenza di lupi è particolarmente improbabile e dove trova cibo facilmente.
E’ bene precisare – per sfatare uno dei tanti (falsi) luoghi comuni, che in zona non risultano cani o gatti spariti e che nessun esemplare di lupo trovato morto, magari avvelenato o investito, è mai stato trovato con resti di cani o gatti nello stomaco.
Gli esperti precisano anche che le probabilità di essere attaccati o morsi dal lupo sono pari a quelle di essere colpiti da un meteorite e che nonostante la diffusione sempre crescente dei lupi sul nostro territorio, non si segnala nessuna aggressione o comportamento “minaccioso”.
Gli stessi esperti ricordano invece che i lupi stanno operando una utilissima riduzione del numero di animali problematici come cinghiali, caprioli e daini che, loro sì, causano molti danni all’agricoltura ma anche all’ambiente. Ed è per questo motivo che alcune lobby senza scrupoli, vicine al mondo venatorio, stanno cercando in tutti i modi di spaventare le persone per far autorizzare la caccia ai lupi.
Cosa fare se si incontra un Lupo
In strada come nel bosco o lungo i sentieri – spiegano gli esperti – i cani vanno rigorosamente tenuti al guinzaglio, si può utilizzare una longhina per dare modo all’animale domestico di sgambare ma la situazione del cane deve restare “sempre” sotto il controllo del padrone che è anche responsabile penalmente e civilmente di ciò che fa l’animale.
I comportamento del cane, in caso di incontri in ambienti urbani, è fondamentale e per questo gli animali vanno tenuti al guinzaglio perché potrebbero avere comportamenti aggressivi e il Lupo si difenderebbe.
Occorre quindi stare tranquilli e fermi, controllando il proprio cane, attendendo che sia il lupo a fare la prima mossa. In genere per fuggire o comunque allontanarsi dal cane e dall’uomo che teme.
Se il lupo di ferma per osservare, lo fa per timore di essere attaccato. Per questo bisogna stare fermi e lasciare che l’animale selvatico decida quale è il percorso migliore per scappare.
Il cane domestico in ambiente selvatico si allarma per qualsiasi minima variazione olfattiva o sensoriale , ovviamente compresa l’eventuale presenza di un lupo.
Se siete nel bosco siete voi che state entrando nel territorio dei selvatici che sono a loro agio nella boscaglia e ne conoscono a perfezione la composizione vegetativa, del substrato e degli esseri viventi che lo frequentano. E’ un po’ come se qualcuno venisse nel vostro salotto strillando e considerandolo casa propria.
Non serve né battere le mani, né gridare e non occorre piegare la testa o guardare altrove. Il Lupo non si sente “sfidato” se lo si guarda negli occhi. E’ piuttosto impegnato a capire come allontanarsi il più velocemente possibile.
Non si registrano attacchi di lupi ad esseri umani da oltre un secolo ma gli esperti sconsigliano di correre o di scappare perché non è possibile prevedere quale meccanismo possa scattare.
Di certo i processi predatori sono regolati da altri meccanismi e soprattutto quando il lupo inizia “una caccia” di certo non si fa vedere dalla sua preda. Se si tratta di un incontro è certamente occasionale e non desiderato e tantomeno “cercato” dal lupo.
Se si è in auto e si incontra un lupo è bene sapere che il lupo non riconosce un’auto ferma considerandola un “tratto” del paesaggio e quindi si lascerà avvicinare entro una certa distanza. Ma se scendete dall’auto il lupo si dà immediatamente alla fuga.
Se l’auto si muove e il lupo la concepisce come un pezzo di paesaggio che si muove, tendenzialmente il lupo scappa.
Non si devono inseguire i lupi incontrati sulle strade ma ci si ferma e si lascia che il lupo si allontani in sicurezza. L’inseguimento può essere causa di denuncia per maltrattamento perché costringe l’animale ad una fuga nel panico e può causare incidenti.
Se è buio ed illuminate due occhi che vi sembrano di lupi sappiate che molto probabilmente siete in errore.
Gli esperti spiegano anche che, se si incontra un Lupo, molto probabilmente non ci sono altri “parenti” in zona. Il capobranco evita accuratamente l’incontro uomo-lupo e se si accorge della presenza di un umano condurrà il branco il più lontano possibile.
La questione del Cane Lupo Cecoslovacco
Molto spesso, specie nelle ultime settimane, viene confuso il Lupo appenninico con il cane lupo cecoslovacco. L’avvistamento di esemplari di CLC hanno spesso alimentato le cronache di Media poco attenti o, peggio, schierati con le lobby anti lupo.
In diverse occasioni è stato sufficiente verificare le immagini dei presunti avvistamenti per capire che, in realtà, si tratta di cani non portati al guinzaglio.
Per questo motivo abbiamo chiesto ai volontari di Fototrappolaggio Liguria, da anni alle prese con video e foto di lupi veri, di ricordare le differenze morfologiche tra il lupo appenninico (Canis lupus italicus) e il cane lupo cecoslovacco (Canis lupus familiaris):
1. Dimensioni corporee
– Lupo appenninico: Il peso medio varia tra i 25 e i 35 kg, con le femmine generalmente più piccole rispetto ai maschi.
– Cane lupo cecoslovacco: Dimensioni generalmente maggiori, con maschi che possono raggiungere un peso di 40-45 kg.
2. Colorazione del mantello
– Lupo appenninico: Il mantello presenta tonalità grigio-beige con sfumature crema sulle regioni ventrali. Una fascia più scura è visibile lungo il dorso e la coda, che termina con una punta nera. Nei mesi estivi, il pelo può assumere riflessi rossicci.
– Cane lupo cecoslovacco: Il colore varia dal giallo-grigio al grigio-argento. È caratteristico un manto chiaro sulla parte inferiore del collo e del petto, con una banda chiara a livello della scapola.
3. Conformazione delle orecchie
– Lupo appenninico: Le orecchie sono corte e arrotondate.
– Cane lupo cecoslovacco: Orecchie più lunghe e appuntite rispetto al lupo.
4. Lunghezza e portamento della coda
– Lupo appenninico: La coda è corta, non supera un terzo della lunghezza totale del corpo (circa 35 cm) e termina con una punta nera. È portata generalmente dritta, mai arricciata.
– Cane lupo cecoslovacco: La coda è più lunga e, quando portata alta, tende ad assumere una forma a falcetto.
5. Mascherina facciale
– Lupo appenninico: La mascherina bianca si estende sui lati del muso e sulle guance, ma è poco estesa sotto il collo e presenta contorni sfumati.
– Cane lupo cecoslovacco: La mascherina è più ampia e con contorni netti e ben definiti.
6. Colorazione delle zampe
– Lupo appenninico: È presente una banda scura sugli arti anteriori.
– Cane lupo cecoslovacco: La banda scura è generalmente assente; gli arti anteriori appaiono uniformemente chiari.

(foto dal gruppo Facebook Sei di Pegli se)
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