Marco Tasca arcivescovo GenovaGenova – Ha testimoniato anche l’arcivescovo Marco Tasca al processo in corso oggi, a Palazzo di Giustizia, contro la donna di 72 anni accusata di stalking ai danni di un prete di 55 anni che avrebbe perseguitato per anni dopo avergli rivelato di essersi innamorata di lui.
La donna ha conosciuto il parroco a Padova e qui, dopo avergli rivelato di essere malata terminale, ha chiesto ed ottenuto il numero di telefono privato del prete dando il via ad una persecuzione culminata con chiamate a raffica e messaggi.
Il parroco ha quindi chiesto di essere trasferito a Bologna mentre otteneva dal Tribunale un divieto di avvicinamento della donna, poi trasformato in un obbligo dimora a Verona.
La donna sarebbe anche accusata di aver diffuso sui social una accusa di violenza sessuale nei confronti del parroco usando diversi profili Facebook per diffondere l’accusa.
La vita del prete sarebbe stata distrutta dall’attività persecutoria della donna che avrebbe trovato comunque il modo di trovare la sua “vittima” persino dopo il trasferimento nella parrocchia di San Francesco d’Albaro.
L’arcivescovo di Genova Marco Tasca e diversi “colleghi” del prete sono ora chiamati a testimoniare sulla vicenda.
La donna sarebbe già stata condannata per stalking per gli episodi di Bologna ma non avrebbe interrotto la sua condotta nemmeno a quel punto.
La prossima udienza del processo è prevista per il 17 febbraio
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