Genova – Migliorano, all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, le condizioni del 18enne colpito da una bottigliata, questa mattina, intorno alle 6,30, durante una rissa scoppiata sull’autobus della linea 1 a Voltri, nell’estremo ponente genovese.
Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza a bordo degli autobus AMT e che ha lasciato il mezzo con cocci di bottiglia e tracce di sangue.
A far scoppiare la rissa un gruppo di ragazzi a bordo del mezzo pubblico Amt fermo al capolinea. Uno dei contendenti è rimasto ferito per una bottigliata riportando una grossa ferita.
Il personale in servizio non è stato direttamente coinvolto ma si è immediatamente prodigato per allertare i soccorsi.
La polizia è intervenuta sul posto fermando l’autobus per procedere all’acquisizione dei filmati delle videocamere a bordo ed interrogare i presenti.
“Questa volta la violenza non ha coinvolto direttamente i conducenti dell’autobus – dichiara Edgardo Fano, segretario nazionale vicario Faisa-Cisal – ma il tema della sicurezza resta di primaria importanza, per questo Faisa-Cisal continua a lavorare per poter mettere in campo azioni concrete che fungano da reale deterrente a comportamenti sociali inaccettabili”.
Oltre al protocollo sulla sicurezza nel Tpl, già sottoscritto con il Comune di Genova, in ambito locale è in corso una collaborazione con la polizia locale ed in costante monitoraggio delle linee e degli orari maggiormente a rischio.
Inoltre, giovedì scorso a Roma, con Ministero dei Trasporti, Ministero dell’Interno, Conferenza delle Regioni, ANCI ed organizzazioni sindacali e’ stato ultimato un documento di proposta per la modifica di alcuni articoli del codice penale.
Il lavoro, un intervento tecnico di ridefinizione di alcuni articoli del codice penale che ora inizierà l’iter legislativo vero e proprio, ha l’obiettivo di stringere le maglie contro le aggressioni nei confronti dei lavoratori del trasporto pubblico, sulla falsa riga di quanto adottato per il personale sanitario.
Tra le modifiche richieste, l’aggravante per le aggressioni al personale del Tpl, la possibilità di procedibilità d’ufficio per tali reati, l’arresto anche in caso di danneggiamenti di mezzi e strumentazioni, e la possibilità di arresto in flagranza differita.
“In tal senso la presenza di telecamere a bordo dei mezzi ha estrema importanza per l’individuazione anche successiva dei responsabili di aggressioni e danneggiamenti “, sottolinea Fano.