Genova – Si arroventano le polemiche per la strage di alberi in corso in salita Gerbidi, a Marassi alta e prosegue l’abbattimento in serie della piccola pineta che offriva ombra e ossigeno ai bambini che frequentano la scuola Fanciulli e l’ex asilo Camoscio.
Le proteste si moltiplicano come gli interventi delle associazioni ambientaliste e dei gruppi per la tutela del paesaggio ma i controlli richiesti, effettuati questa mattina dai carabinieri forestali hanno accertato che, almeno sul piano amministrativo, il cantiere dispone della autorizzazioni comunali.
L’associazione GAIA Animali e Ambiente, infatti, ha criticato duramente quanto sta avvenendo e rispondendo alle segnalazioni dei Cittadini, ha fatto intervenire i Carabinieri Forestali e la Polizia Locale. I controlli effettuati, però, non hanno rilevato irregolarità poichè la ditta che opera gli abbattimenti avrebbe tutte le autorizzazioni del Comune che è stazione appaltante e ha dettato le tempistiche.
Circostanze che, se chiariscono quanto avviene, non placano l’ondata di sdegno per l’abbattimento di alberi che hanno certamente più di 50 anni e che sono cresciuti offrendo alle aree dove giocano i bambini tanta ombra e ossigeno in quantità.
“Non è stato rispettato il Regolamento Comunale – spiegano gli attivisti di GAIA Animali e Ambiente – che vieta tagli e potature nel periodo di nidificazioni degli uccelli fino a luglio, norma prevista anche da legge nazionale n.157/92. Se proprio si doveva abbattere almeno si poteva attendere un altro periodo”.
Il timore degli ambientalisti, infatti, è che oltre a togliere un serbatoio di verde e ossigeno, il taglio degli alberi abbia potuto creare danni agli uccelli impegnati nella nidificazione.
“Molto probabile – spiegano all’associazione che difende ambiente e natura – che siano stati stati distrutti dei nidi. Se il divieto è contenuto nello stesso regolamento comunale, perché il Comune non rispetta le stesse regole che ha emanato?”-
Il taglio degli alberi prosegue e molto probabilmente tutti gli enormi e storici pini verranno abbattuti e l’associazione GAIA, che ha inviato al Municipio Bassa Val Bisagno una nota di protesta, si augura che in futuro gli uffici comunali tengano conto, nei lavori di questo tipo, di dettare alle ditte le tempistiche e modalità previste dalle normative, nel rispetto dell’ambiente e degli animali”.
Testualmente l’art. 41 del Regolamento Comunale per la tutela degli animali recita: “L’abbattimento e la potatura dei singoli esemplari di alberi con presenza di
nidiacei è vietata, sia ad opera di soggetti pubblici sia privati, nel periodo che va da inizio
marzo a tutto luglio, salvo che per interventi a tutela di incolumità pubblica o per esigenze
fitosanitarie non rinviabili.”