HomeGenovaCronacaGenova, presunti pestaggi della Locale, minorenne colpito con pugni ai testicoli

Genova, presunti pestaggi della Locale, minorenne colpito con pugni ai testicoli

palazzo di Giustizia Tribunale GenovaGenova – Proseguono le indagini su presunti episodi di violenza e veri e propri “pestaggi” da parte di almeno 15 agenti della polizia locale sotto inchiesta in questi giorni. Dopo la chat intitolata Quei bravi ragazzi, nella quale gli agenti, una ventina in tutto, si raccontavano episodi al vaglio degli inquirenti usando termini come “cioccolatini” e “torte” nell’ingenua speranza di non essere capiti in caso di controlli e di “nascondere” le violenze, emergono altri particolari inquietanti che, se confermati, getterebbero una luce sinistra sull’operato di una parte degli agenti.
In particolare emerge il presunto pestaggio di un minorenne di 17 anni, fermato per un controllo a Sampierdarena e che, per qualche motivo, avrebbe scatenato la rabbia cieca dei suoi aguzzini che, sempre secondo le ipotesi di accusa, avrebbero prima colpito il ragazzo con pugni al costato mentre lo trasportavano in auto e poi, una volta arrivati negli uffici, lo avrebbero colpito ai testicoli con pugni e con un manganello di tipo proibito.
Violenze inaudite e vigliacche perché compiute da più persone ai danni di un ragazzino minorenne.
L’episodio risalirebbe al febbraio 2024 e sarebbe emerso per la denuncia di una delle due vigilesse che, stufe delle angherie dei “colleghi” avrebbero deciso di denunciare, prima al Comando e poi alla Magistratura gli abusi. Un gesto che dimostra che l’anima del Corpo è sana e reagisce alle cosiddette “mele marce”.
In particolare una delle donne avrebbe denunciato di essere stata presente in ospedale dove il ragazzo era stato portato a seguito delle percosse e avrebbe ripreso il ragazzo che si lamentava in arabo dicendo “mi avete picchiato, maledette le vostre madri”. Nel verbale del fermo gli agenti indagati avrebbero dichiarato che il giovane era rimasto vittima di “autolesionismo” ed avrebbero omesso di raccontare la verità su quanto accaduto.
Nella documentazione medica dell’ospedale Villa Scassi si leggerebbe che il ragazzo presentava lesioni ai testicoli e riferiva dolore intenso all’addome ed inoltre, qualche tempo dopo il ragazzo aveva deciso di denunciare le violenze riconoscendo il poliziotto che lo aveva colpito con i pugni e quello che lo aveva fatto con il manganello.
L’ulteriore denuncia aveva fatto scattare perquisizioni e sequestro di manganelli non regolari come il tristemente noto “tonfa”, modello telescopico già usato per pestaggi, nel luglio del 2001, ai danni di manifestanti durante il G8.
Tra il materiale sequestrato anche diversi telefoni cellulari ora al vaglio degli inquirenti per accertare messaggi e chat per cercare altre tracce e prove delle violenze oggetto do accertamento ma anche di altri casi sino ad ora non emersi.
Sotto esame anche il possibile invio – a terzi da identificare – di immagini e messaggi su operazioni e interventi.
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