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Genova, magazzino del Carlo Felice, Terrile: Orazi quereli anche me

Alessandro Terrile Partito democratico GenovaGenova – “L’ex sovrintendente Orazi quereli anche me”. E’ la sfida lanciata dal vice sindaco Alessandro Terrile dopo l’annuncio della denuncia presentata dall’ex sovrintendente del Teatro Carlo Felice, Carlo Orazi nei confronti del consigliere regionale PD Federico Romeo e della consigliera comunale Donatella Alfonso “accusati” di aver posto domande sulla decisione di acquistare un capannone nei pressi di Casale Monferrato, per custodire le scene e le attrezzature del Teatro. Un acquisto sui cui i consiglieri del Partito Democratico hanno espresso delle perplessità sia per l’importo pagato, circa un milione di euro, e sia per la distanza della struttura dalla città di Genova, circa 111 chilometri, che potrebbero rappresentare un costo rilevante per la necessità di spostare avanti e indietro i materiali.
A seguito delle interpellanze dei consiglieri, infatti, lo scorso 31 luglio, l’ex sovrintendente ha presentato querela per diffamazione nei confronti di Romeo e Alfonso.
La reazione del vice sindaco Terrile (PD) non si è fatta attendere e sulle pagine social è comparso un post che sembra sfidare l’ex sovrintendente a denunciare anche lui.
“Due consiglieri del Partito Democratico Federico Romeo e Donatella Alfonso – scrive Terrile nella sua pagina Facebook – sono stati querelati per diffamazione dall’ex sovrintendente del Teatro Carlo Felice per aver presentato nei rispettivi consigli regionale e comunale due interrogazioni aventi ad oggetto l’acquisto per circa un milione di euro di un capannone nei pressi di Casale Monferrato, che servirà a custodire le scenografie del Teatro, al posto del capannone che il Carlo Felice conduceva in affitto a Savignone”.
“Temo – prosegue Terrile – di non riuscire a comprendere come una domanda legittima, che peraltro costituisce esercizio del diritto di sindacato ispettivo dei consiglieri eletti nelle Istituzioni che finanziano il Teatro, possa arrecare un danno alla reputazione dell’ex Soprintendente”.
Il vice sindaco Terrile esprime tutta la sua solidarietà e sostegno ai due consiglieri Ferico Romeo e Donatella Alfonso.
“Mi associo alla loro interrogazione – prosegue ancora Terrile – una domanda che appare naturale oltre che doverosa, almeno per chi conosce bene il nostro territorio e le nostre autostrade: – ma davvero per custodire le scenografie del Teatro non si è trovato niente di meglio di un luogo a 110 km da Genova? Ne aggiungo altre due: quanti altri teatri in Italia hanno acquistato magazzini a un centinaio di chilometri dalla loro sede? E’ stato stimato l’aggravio di costi di trasporto e di personale per la gestione di un magazzino così lontano da Genova?”.
Nel suo intervento su Facebook, Terrile prosegue: “la città meriterebbe risposte da chi ha gestito quell’operazione. Ma se la reazione dell’ex Sovrintendente è quella di sentirsi leso nella sua reputazione, sono qui: Sovrintendente, quereli pure me”.
In attesa della probabile replica dell’ex sovrintendente, con la spiegazione delle motivazioni che lo hanno spinto a tutelare la sua onorabilità nelle sedi previste, il “caso” solleva le perplessità anche dei sindacati che temono un aggravio dei costi a carico delle non proprio “gonfie” tasche del Teatro.

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