Genova – La raccolta di generi di prima necessità per aiutare la popolazione palestinese della Striscia di Gaza prosegue e la catena di solidarietà lavora a pieno regime per raccogliere le 40 tonnellate di viveri che partiranno sabato 30 agosto dal Porto Antico per la missione umanitaria.
Moltissime le associazioni, i circoli che raccolgono il materiale che dovrà arrivare il prima possibile, certamente entro venerdì 29 agosto, a Music For Peace, in via
Sabato 30 agosto, alle ore 21,00, partirà dalla sede dell’associazione una fiaccolata dalla che raggiungerà il Porto Antico dove saranno attraccate le barche in partenza con la Global Sumud Flotilla, letteralmente “la flottiglia della resilienza”.
Il convoglio di più imbarcazioni – sembra saranno addirittura 40 – navigherà verso le acque pattugliate – illegalmente – dall’esercito israeliano con l’appoggio di navi da guerra americane e cercherà di forzare pacificamente l’accerchiamento che impedisce agli aiuti umanitari di raggiungere la costa in palese violazione delle più elementari norme del diritto internazionale e in contrasto con le decisioni dell’Onu che rappresenta tutti i paesi del mondo.
Certamente alcune imbarcazioni saranno bloccate e, come nel caso della nave dove viaggiava Greta Thumberg, sequestrate, ma il numero elevate lascia supporre che difficilmente tutte le navi saranno bloccate e qualcuna riuscirà a passare portando a termine la propria missione umanitaria e ad alto impatto mediatico.
Ma cosa è la Global Sumud Flotilla
Si tratta di una flottiglia di navi e imbarcazioni che battono la bandiera di 44 diversi Paesi e che muoverà da Spagna, Italia e Tunisia verso , la flotta internazionale che vuole portare aiuti umanitari a Gaza
Vi partecipano delegazioni di 44 Paesi e il 31 agosto partirà da Spagna, Italia e Tunisia per un coraggioso viaggio in mare per tentare di portare cibo e medicinali alla popolazione palestinese che da quasi un anno subisce le devastazioni e i massacri dell’esercito israeliano a seguito dell’attacco terroristico del 7 ottobre scorso in Israele.
La “rappresaglia” sta portando morte e distruzione tra la popolazione innocente e che non ha responsabilità per l’orrore perpetrato.
Oltre 18mila bambini sono morti durante le azioni militari o per le consegenze di fame e malattia secondo le organizzazioni umanitarie impegnate in Palestina e l’Onu ha accusato l’esercito israeliano e il Governo do Israele di “genocidio” e crimini contro l’Umanità.
La situazione peggiora ogni giorno nella Striscia di Gaza e per questo nasce la Global Sumud Flotilla attraverso un coordinamento internazionale che vede riunite singole iniziative di associazioni ed organizzazioni.
Lo scopo, anche dimostrativo, è quello di violare i divieti imposti arbitrariamente e senza alcun mandato Onu, e che bloccano l’arrivo di aiuti umanitari e sostegno alla vita dei palestinesi
Fanno parte della Global Sumud Flotilla navi e imbarcazioni supportate da associazioni ed enti di Italia, Francia, Spagna, Regno Unito e Danimarca ma anche dell’Australia, del Bangladesh, della Malesia, della Nuova Zelanda, dello Sri Lanka, della Thailandia, della Turchia e del Quwait.
Come aiutare: