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Genova, giornalista picchiato durante manifestazione, condannati 4 agenti

Origone giornalista picchiato a GenovaGenova – Condanna definitiva per i 4 agenti del reparto mobile della Polizia che hanno malmenato il giornalista Stefano Origone durante la manifestazione del maggio 2019 in piazza Corvetto. La Corte di Cassazione ha confermato le condanne rendendo definitiva la sentenza confermando le responsabilità degli agenti.
L’Ordine dei Giornalisti della Liguria, l’Associazione Ligure Giornalisti e il Gruppo Cronisti Liguri esprimono soddisfazione per la decisione.
Il giornalista Stefano Origone del quotidiano La Repubblica, era in piazza Corvetto quando è stato gettato a terra e picchiato senza alcun motivo, riportando ferite anche piuttosto serie.
Poco lontano si teneva una manitestazione di protesta contro la decisione di autorizzare un un comizio di un gruppo di estrema destra.
I giudici della Suprema Corte hanno riconosciuto gli agenti che manganellarono il giornalista definitivamente colpevoli dei reati di lesioni volontarie.
I poliziotti sono stati condannati ad un anno di reclusione con la condizionale e dovranno risarcire il giornalista e sostenere le spese legali.
La Cassazione ha anche disposto il trasferimento degli atti al Ministero dell’Interno.
Origone – assistito in questo lungo procedimento dall’avvocato Cesare Manzitti – è stato costretto a subire operazioni chirurgiche e ricoveri a causa del pestaggio subito.
“Il riconoscimento del pestaggio di Origone – spiegano Tommaso Fregatti, presidente Odg Liguria, Matteo Dell’Antico, segretario Alg e Katia Bonchi, presidente Gcl – arriva dopo una lunga e tortuosa battaglia durata più di sei anni. C’è ancora il rammarico per la decisione dei giudici che hanno tenuto le associazioni di categoria fuori da un processo in cui erano evidenti sin da subito gli abusi compiuti da quegli agenti nei confronti del collega”.

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