Genova – Antonio Apa e Luigi Pinasco, rispettivamente Coordinatore Uilm Liguria e Segretario Generale Uilm Genova, hanno pubblicato una nota congiunta nella quale ribadiscono il proprio sostegno alla mobilitazione e alle proteste dei lavoratori di questi giorni, ma che al tempo stesso prendono le distanze dallo sciopero generale dei metalmeccanici indetto da altre sigle sindacali – Fiom Cgil e Fim Cisl – al quale Uilm non prenderà parte.
“Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere – si legge nella nota – la lotta sacrosanta dei lavoratori di Cornigliano, inquanto non sono arrivate risposte significative da parte del Governo per la salvaguardia del sito. In questo contesto apprendiamo con stupore attraverso una tivù locale della dichiarazione di uno sciopero generale per giovedì 4 dicembre senza averci consultato. Non ci facciamo dettare le regole da nessuno e nemmeno dalla Fiom e non riconosciamo nemmeno la presunta egemonia che non esiste anche se qualcuno pensa di riposizionarsi dando un messaggio che senza di loro non si governano le grandi fabbriche. Ma davvero pensano di rappresentare l’insieme dei lavoratori genovesi?…. Il nostro contributo all’apparato industriale di Genova c’è da sempre in termini di proposte di politica industriale e di salvaguardia occupazionale. Nella tradizione sindacale quando si prendono decisioni di questa natura è costume fare una riunione tra le tre Segreterie Generali e concordare le iniziative opportune, ma questo non è avvenuto e nessuno può prendere decisioni in nome e per conto della UILM. Abbiamo partecipato e parteciperemo alla lotta dei lavoratori senza minacciare nessuno, non è nostro costume, ma manifestare in modo pacifico sostenendo giustamente i diritti dei lavoratori. Pertanto riteniamo sbagliato sostenere che i siti del nord, possono avere una vocazione separata da Taranto in quanto indebolirebbe la posizione negoziale. Siamo dell’avviso che la vicenda di Cornigliano si possa risolvere solo attraverso la convocazione del Presidente del Consiglio, così come è stato sollecitato dai tre Segretari Generali Fim Fiom Uilm, e ritirando il progetto industriale che prevede la chiusura della siderurgia. Se non ci fosse una risposta dal Governo, di fronte all’aggravamento della situazione occupazionale e produttiva, i Segretari Generali Fim Fiom Uilm metteranno in campo iniziative di carattere nazionale”.
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