Genova – Ponti e cavalcavia in pessimo stato e divieti di sosta che scattano proprio in corrispondenza. Crescono le preoccupazioni dei genovesi per le condizioni di ponti e cavalcavia che – da levante a ponente – cadono letteralmente a pezzi e mostrano i segni di gravi problemi di manutenzione e crescono le proteste per la cancellazione di decine e decine di posti auto proprio in prossimità e sugli impalcati delle strutture.
Non si tratta di coincidenze come sembra emergere dalla richiesta di chiarimenti presentata al Comune dalla consigliera PD Serena Finocchio.
La consigliera del Partito Democratico ha infatti presentato un’interpellanza dal titolo: «Interventi urgenti di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture sovrappassanti nel Comune di Genova – Priorità a viadotti, impalcati, cavalcavia (incluso il cavalcavia di Sturla) alla luce degli esiti delle ispezioni obbligatorie dal 2026».
Finocchio ha richiamato l’attenzione dell’Aula sulla condizione delle infrastrutture cittadine, evidenziando come Genova conti circa 620 tra viadotti, impalcati e cavalcavia, molti dei quali risalenti agli anni Sessanta e oggi caratterizzati da un degrado crescente.
A partire dal 30 giugno 2026, infatti, sarà obbligatorio completare tutte le ispezioni previste dal decreto sulla sicurezza delle infrastrutture.
«Una scadenza che rischia di tradursi in limitazioni al traffico, riduzione di carichi o chiusure parziali e totali di alcuni viadotti, se non saremo in grado di intervenire per tempo», ha sottolineato la consigliera.
Finocchio ha ricordato che l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ferrante ha stimato la necessità di almeno 40 milioni di euro per far fronte agli interventi più urgenti e che il Comune punta a ottenere una parte dei ristori legati al crollo del Ponte Morandi tramite nuovi accordi con Autostrade per l’Italia.
«Bene lavorare per reperire nuove risorse — ha dichiarato la consigliera — ma dobbiamo avere la garanzia che questi fondi vengano investiti nella manutenzione preventiva e non solo per tamponare le emergenze. La sicurezza delle infrastrutture non è una spesa da rimandare: è un investimento strategico che riguarda mobilità, sicurezza, imprese, commercio e qualità della vita dei genovesi».
Particolare attenzione è stata dedicata al cavalcavia di Sturla, oggetto di distacchi di calcinacci e oggi parzialmente interdetto, con conseguente perdita di numerosi posti auto.
La consigliera ha quindi chiesto all’amministrazione quali risorse siano già state stanziate e con quali tempistiche e quali interventi siano previsti nello specifico per il cavalcavia di Sturla e, ancora, se il Comune intenda attivarsi formalmente presso Governo e Autostrade per l’Italia per destinare parte dei ristori del Morandi alla manutenzione preventiva.
L’assessore Massimo Ferrante ha illustrato quanto messo in campo dall’amministrazione, annunciando l’avvio delle ispezioni previste dalle Linee Guida Ponti attraverso un Accordo Quadro da 7 milioni di euro, suddiviso su due lotti, finanziato con risorse comunali.
Le ispezioni sulle opere prioritarie del Lotto 2 sono già partite a metà ottobre, mentre quelle del Lotto 1 inizieranno entro la settimana. A queste attività si aggiungerà un nuovo Accordo Quadro per le verifiche accurate, dal valore complessivo di quasi 8 milioni, la cui aggiudicazione è attesa entro novembre.
Ferrante ha inoltre illustrato gli interventi legati al programma PN METRO PLUS – “Genova Gestione Ponti” da 3 milioni di euro, che prevede:
• censimento e digitalizzazione degli archivi tecnici;
• sviluppo e utilizzo del nuovo Bridge Management System, interoperabile con AINOP;
• rilievi e modellazione BIM dei viadotti privi di documentazione;
• installazione di sistemi di monitoraggio e strumentazioni avanzate a supporto delle decisioni.
Sul caso di Sturla, l’assessore ha confermato che i viadotti sono già stati oggetto di ispezioni e verifiche accurate negli scorsi anni e ha annunciato l’avvio imminente della gara per la progettazione degli interventi di manutenzione strutturale e la conferma dell’ordinanza che vieta la sosta sull’impalcato, soprattutto nelle aree pedonali laterali, al fine di garantire la sicurezza.























