Genova – Nell’Odissea di Omero era l’isola paradisiaca di Calipso, dove Ulisse resta ammaliato per ben 7 anni, ma nel capoluogo ligure “Ogigia” sarà una bottega di sartoria circolare destinata a stravolgere il concetto di capo di abbigliamento e il rapporto con i vestiti.
E’ la scommessa di Raffaella Rovida che ha trasformato la macelleria storica di famiglia (in via Pré, all’8 rosso), in un luogo dove moda, innovazione e sostenibilità si intrecciano in un laboratorio unico, radicato nel cuore del centro storico di Genova ma che guarda “lontano” combinando ricerca avanzata e artigianato sartoriale.
Aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 16.30 il progetto sperimentale sarà in in dialogo costante con le realtà sociali di Prè e del quartiere della Maddalena.
Nel laboratorio il pubblico potrà scoprire capi quasi su misura realizzati esclusivamente con tessuti riciclati e una nuova modalità di relazione con l’abbigliamento basata su un modello di “abbonamento” che consente diverse forme di possesso e utilizzo.
Ogni capo è accompagnato da un’etichetta ibrida digitale, sviluppata su tecnologia blockchain, che permette di seguire la storia del prodotto nel tempo, aggiornarne i dati e integrare contratti personalizzati.
La collaborazione con Centrocot il centro specializzato che supporta l’intera filiera tessile e di abbigliamento con servizi tecnici avanzati a livello nazionale e consente inoltre di identificare scientificamente la composizione dei tessuti attraverso uno spettrografo near-infrared, informazione destinata a diventare parte integrante del futuro Passaporto Digitale di Prodotto.
Visitando Ogigia si potranno conoscere da vicino la filosofia, i materiali e il metodo di lavoro che guidano il progetto e incontrare le realtà di quartiere che hanno contribuito alla nascita di questo spazio.
Raffaella Rovida ha deciso di portare in Ogigia il suo percorso ricco di competenze e di esperienze professionali coniugando le due dimensioni – ricerca avanzata e artigianato sartoriale – che trovano una sintesi in un’unica visione e nella grande passione per la sartoria.
L’iniziativa ha già ottenuto importanti riconoscimenti: è stata selezionata dal JobCentre per l’Expo “Trame del Futuro”, dove ha ricevuto il premio per l’innovatività della soluzione; ha ottenuto l’approvazione nell’ambito del Bonus Caruggi; è cofinanziata dall’Unione Europea attraverso il programma PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021; ed è sostenuta dal progetto Interreg ART LAB Evolution in collaborazione con la Facoltà di Architettura.
In parallelo, Ogigia si integra nella rete delle cooperative sociali del centro storico con cui sta sviluppando un distretto dell’economia circolare dell’abbigliamento.
Raffaella Rovida, genovese, è ingegnere. Dopo il dottorato in sostenibilità e rigenerazione urbana, per oltre vent’anni ha maturato esperienze internazionali nell’economia circolare tra Europa e America Latina, e collaborazioni con istituzioni come la Ellen MacArthur
Foundation, il Copenhagen Institute of Interaction Design, il Cradle-to-Cradle Product Innovation Institute e la Commissione Europea.
Accanto alla solidità professionale, negli anni ha coltivato una profonda passione per la sartoria, studiando cartamodello e confezione a Madrid e realizzando capi su misura per clienti selezionati.

























