Genova – Ben 15 feriti tra le forze dell’ordine, due autoveicoli distrutti dalle fiamme, altre auto e scooter danneggiati dal lancio di bottiglie e pietre. E’ il triste bilancio degli scontri di piazza avvenuti ieri, nel quartiere di Marassi, tra tifosi del Genoa e dell’Inter, prima della partita allo stadio Ferraris. Sono iniziate le indagini per identificare e assicurare alla Giustizia i teppisti che ieri pomeriggio hanno trasformato una partita di pallone nell’ennesima occasione per uno scotro di piazza.
Sotto analisi le riprese video delle telecamere della zona che potrebbero aver ripreso in volto molti dei partecipanti agli scontri che ora rischiano pesanti condanne.
Secondo le prime ricostruzioni ci sarebbe stato un vero e proprio “agguato” di bande di teppisti mascherati da tifosi rossoblu, ai pullman che trasportavano i tifosi interisti. Un attacco forse in risposta ad una provocazione ma che si è trasformato nell’occasione di scontri con assalti e lanci di pietre e bottiglie recuperate dai bidoni della spazzatura improvvidamente lasciati al loro posto.
Le forze dell’ordine hanno dovuto riposizionare blindati e furgoncini per creare una zona “cuscinetto” per dividere le opposte fazioni.
Una manovra resa complessa dalla conformazione delle strade, ricca di passaggi e deviazioni percorribili anche solo a piedi, e dall’assenza di “segni di tensione” precedenti agli scontri.
Particolari che peseranno nelle prossime valutazioni dei rischi collegati allo stadio e alle partite visto che i residenti e chi lavora in zona hanno subito danni pesanti e disagi inaccettabili per una partita di pallone.
I lanci di fumogeni e bombe carta hanno causato il ferimento di ben 15 operatori delle forze dell’ordine e ancora si contano i danni causati dagli scontri nel quartiere, a negozi e portoni e naturalmente alle decine di auto parcheggiate che sono state colpite da sassi e bottiglie.
Il quartiere torna a protestare per la presenza ingombrante non più sostenibile dello stadio.
Oltre ai frequenti episodi di violenza e di danneggiamenti a cose e persone, si deve tenere conto dei disagi causati da chiusure di strade per motivi di sicurezza, delle persone che abitano vicino allo stadio e che non possono entrare ed uscire di casa liberamente durante gli incontri per le paratie che vengono chiuse e la necessità di mostrare documenti per accedere ed uscire dalle proprie abitazioni. Senza contare i divieti di sosta che iniziano ore ed ore prima degli incontri e persistono altre ore dopo la fine.
Chi abita in zona stadio deve spostare l’auto e cercare un posteggio in una zona dove è sempre più difficile trovarli normalmente.
Inoltre lo stadio richiama un numero impressionante di auto e moto che posteggiano ovunque, bloccando cancelli e posti auto per disabili, occupando marciapiedi e strade laterali e persino gli accessi alla chiesa di Santa Margherita.
Una situazione insostenibile che richiede scelte non piuù procrastinabili come lo spostamento dello stadio in altra area meno complessa sotto il profilo della gestione dell’ordine pubblico ma anche e soprattutto per risolvere i disagi patiti dalla popolazione residente per consentire il divertimento di una parte della popolazione.




























