Genova – L’autopsia eseguita ieri pomeriggio sul corpo di Giorgio Chino dal medico legale Alessandro Bonsignore non lascia dubbi: il 23enne di Rapallo morto nel mare antistante Zoagli mentre tentava di raggiungere la riva dopo avere abbandonato un gozzo rubato e rimasto in panne è deceduto per annegamento.
Sono state comunque disposte anche ulteriori analisi istologiche e tossicologiche di laboratorio per chiarire le concause della morte del giovane.
Il suo amico e coetaneo Fabio Bonino, che si trovava con la vittima durante la tragedia ed è invece riuscito a salvarsi, resta indagato di morte in conseguenza di altro delitto, abbandono di persona incapace e furto.
Probabilmente per una bravata o uno scherzo i due ragazzi avevano trafugato il gozzo nel porticciolo di Sestri Levante alle 4 della mattina di sabato scorso, ma
dopo pochi minuti di navigazione, il motore era andato in panne.
I due giovani avrebbero allora deciso di tornare a riva a nuoto, ma mentre Bonino aveva indossato il giubbino salvagente, a Chino era rimasto soltanto il salvagente a ciambella, che purtroppo non gli è bastato per aiutarlo a raggiungere la riva: la forte corrente, unita all’acqua gelida hanno avuto la meglio sullo sfortunato ragazzo, morto annegato.