Torino – “È sempre stato un padre molto amorevole. È riuscito ad esserlo anche in questo momento di grande sbandamento personale. Spero stia bene, io lo perdono”. Con queste parole Stefania Ciasullo, la moglie di Enzo Costanza, l’impiegato 39enne di Orbassano fuggito martedì sera in macchina con il figlioletto di soli 15 giorni e fermato ieri ad Albacete, in Spagna, si è dichiarata sollevata per la felice conclusione della vicenda, oltre che per nulla arrabbiata con il marito.
Anzi, oltre alle forze dell’ordine ed a tutti coloro che in questi 3 giorni di angoscia hanno lavorato senza sosta per trovare e fermare l’uomo in fuga con il piccolo, ha ringraziato anche lui, il marito, perché, ha spiegato: “In fondo si è comportato bene con nostro figlio. L’ha nutrito, l’ha cambiato, e non credo che sia stato un compito facile. È un bravo papà davvero, l’ho visto con i miei occhi. È riuscito a prendersi cura del nostro bambino durante tutto il viaggio. Questa è la cosa più importante”. Tra le altre cose però ha anche aggiunto: “Io credo che abbia bisogno soprattutto di farsi aiutare”. Enzo Costanza infatti soffrirebbe di alcuni disturbi psichici e sarebbe vittima di manie di persecuzione, e ultimamente aveva smesso di assumere i farmaci prescritti.
Intanto Costanza, che avrebbe dichiarato di voler raggiungere il santuario di Santiago di Compostela, è stato scarcerato dal tribunale di Albacete, dove stamattina si è tenuto il processo per direttissima conseguente all’arresto per sottrazione di minore, che ha ritenuto che non ci sono gli estremi per trattenerlo in carcere.
Costanza rientrerà in Italia con i familiari, appena sbrigate le pratiche burocratiche successive alla scarcerazione. Secondo quanto appreso, non viaggerà però con la moglie Stefania e il neonato, trovato fortunatamente in ottima salute, che torneranno a Torino separatamente.
Poi, una volta in Italia, l’impiegato sarà interrogato dal pm titolare dell’inchiesta in cui l’uomo è indagato per sottrazione di minore. Il reato ipotizzato potrebbe però cambiare in base alle valutazioni della procura successive all’interrogatorio. Al rientro in Italia, comunque, il fuggitivo non rischia l’arresto: ottenuta la scarcerazione in Spagna è infatti un uomo libero.