Sori (Genova) – Niente battute di caccia per uccidere la famigliola di cinghiali che passeggiava sul ponte dell’Aurelia e che è diventata “famosa” grazie a Facebook.
A deciderlo, secondo quanto comunicato dalle associazioni ambientaliste mobilitate sulla questione, lo stesso primo cittadino di Sori, Pezzana.
Il sindaco avrebbe accettato la mediazione degli ambientalisti che hanno proposto una campagna di accurata pulizia delle strade e dei bidoni per convincere i cinghiali a non frequentare più le stradine del borgo.
Secondo gli amanti degli animali, infatti, la famigliola di cinghiali, due adulti e sei piccoli, è scesa dalle alture alla ricerca di cibo ed è stata attratta dai bidoni della spazzatura più che dalla “location” che attrae turisti da ogni dove.
Il Comune di Sori ha già effettuato una campagna straordinaria di pulizia delle strade e dei bidoni e confida che anche grazie all’attenzione che i cittadini vorranno dare alla questione, evitando di lasciare i sacchi dell’immondizia accanto ai bidoni e non dentro, si potrà evitare l’uso delle carabine per risolvere il problema.
I cinghiali erano stati fotografati dagli automobilisti in transito sul ponte dell’Aurelia ed avevano fatto il giro del Web.
Subito era partita la campagna per il loro abbattimento a fucilate ma gli ambientalisti hanno convinto il Comune dela possibilità di usare metodi non cruenti per allontanare le bestiole dal centro abitato.