Tianjin (Cina) – Si aggrava di ora in ora il bilancio della catastrofe chimica di Tianjin. Il bilancio dell’incidente è salito a 112 morti e oltre 700 feriti. I dispersi sono 95. La megalopoli è sconvolta. Migliaia di famiglie e imprese hanno subito danni incalcolabili. Le autorità cinesi hanno ordinato l’evacuazione entro 3 chilometri dal luogo dell’esplosione avvenuta nel cuore dell’area portuale. Il rischio per la salute pubblica è rappresentato dalle ‘immense’ concentrazioni di cianuro nell’aria, pericolosissimo e mortale se ingerito o inalato. Problemi enormi anche sul fronte degli interventi: a contatto con l’acqua il cianuro di sodio si trasforma in combustibile, il che renderebbe ancora più complicato il lavoro dei vigili del fuoco. Squadre di specialisti sono al lavoro per neutralizzare la sostanza tossica con l’impiego di acqua ossigenata. Le notizie sui soccorsi e sulla reale entità del disastro sono ancora contradditorie. Il governo di Pechino ha oscurato decine di siti web che criticavano la gestione dell’emergenza.
Fabio Tiraboschi