Genova – Tredici ore di divieto di sosta per una partita. Riprende il campionato di calcio e ritornano i disagi per il quartiere di Marassi, ostaggio dello stadio dove si disputano le partite di Genoa e Sampdoria.
Questa volta, a far infuriare i residenti di Marassi ed in particolare delle zone limitrofe allo stadio sono i divieti di sosta istituiti oltre 13 ore prima della partita.
Dopo la pausa estiva, caratterizzata comunque dal via vai di camion diretti ai lavori per il rifacimento del manto erboso del Ferraris, tornano le partite e con loro i disagi per chi abita a stretto contatto con lo stadio.
“Ci sembra un’esagerazione bella e buona – dicono alcuni residenti di corso De Stefanis – dovremmo spostare l’auto e cercare un parcheggio in una zona già molto congestionata per lasciare il posto libero per ben 13 ore. In Comune si rendono conto dei disagi che subisce Marassi o pensano che siano tutti tifosi?”.
La presenza dello stadio nel quartiere è sempre più contestata e il numero delle persone che vorrebbero veder spostato lo stadio altrove è in continua crescita.
“Una volta si giocava solo alla domenica – spiegano i residenti – e poteva essere tollerabile vedere strade chiuse e posteggi cancellati. Ma ora si gioca qualunque giorno della settimana e a qualunque ora e ci pare che le istituzioni non si rendano conto dei disagi enormi che vengono imposti al quartiere. E’ ora di ribellarsi”.
La goccia che rischia di far traboccare il celebre vaso è il divieto di sosta imposto in via Clavarezza, via del Piano, via Casata Centuriona, in piazzale Marassi e piazza Atleti d’Italia. Un provvedimento che cancella centinaia di posti auto in una zona che è già super congestionata per l’assenza di parcheggi liberi e a disposizione della popolazione.
“Dobbiamo scendere a spostare le auto alle 7 del mattino – protestano in via Casata Centuriona – quando la partita inizia alle 20,45. Che senso ha? Chi decide queste ingiustizie per i cittadini? Questi signori hanno mai fatto un giro per Marassi bassa per capire le problematiche che ci sono tutti i giorni, senza la partita? Dovrebbero farlo”.
Il tam tam della protesta è partito con grande energia e, molto probabilmente, raggiungerà il culmine con l’avvio del campionato. La protesta monta e minaccia di trasformarsi in manifestazioni di piazza contro il Comune e chi decide divieti e modifiche del traffico.
“Ci faremo sentire – dicono i residenti – siamo stufi di essere ostaggio di una parte della città che ha diritto a divertirsi ma non a scapito di un’altra. Lo stadio va spostato o si deve tornare al gioco esclusivamente di domenica”.
La protesta riguarda anche il “Far West” dei posteggi durante le partite. Auto e scooter lasciati ovunque ed in barba alle più elementari norme del codice della strada.
“Durante le feste di quartiere arrivano i carri attrezzi – protestano ancora a Marassi – ma non ne abbiamo mai visto uno in azione durante la partita se non nel piazzale che viene riservato alle autorità. Ci piacerebbe sapere quante multe vengono elevate durante gli incontri di calcio visto che le vie del quartiere sono ingombre di scooter sui marciapiedi e di auto lasciate in seconda e terza fila e non abbiamo mai visto un vigile multarle e nessuna multa sui tergicristalli o sui parabrezza. Ci dicono che le mandano a casa ma noi come facciamo a verificare? Il Comando dei Vigili Urbani renda pubblici i dati settimana per settimana. Vogliamo controllare quanti tifosi maleducati vengono puniti”.