Bergamo – Carlo Previderè, genetista responsabile del Laboratorio di genetica dell’università di Pavia, insieme alla collaboratrice Pierangela Grignani, intervenuti nel processo a carico di Bossetti hanno spiegato che nel giungo del 2014 gli esperti dell’università di Pavia compararono il Dna di Ignoto 1 e quello prelevato da Massimo Bossetti e rilevarnono la perfetta corrispondenza dei due campioni.
Il confronto è stato condotto con 21 marcatori e ulteriori 17 particelle che individuano la linea paterna.
Per i consulenti questo tipo di risultato indica un’identificazione che per la scienza è certa.