Genova – Pregiudicati a dirigere gli steward e nessun controllo sui nominativi e sui precedenti penali delle persone che lavorano all’interno dello stadio Luigi Ferraris di Marassi.
Non c’è pace per l’impianto sportivo che ospita le partite di Genoa e Sampdoria, dopo le polemiche sulla mancanza di sicurezza della struttura e sull’inadeguatezza della struttura, arrivano anche i dubbi sulla gestione delle persone che dovrebbero assicurare l’incolumità delle migliaia di tifosi che entrano nello stadio ad ogni partita.
Se alcuni giorni fa il quotidiano Il Secolo XIX scopriva che uno dei responsabili degli Steward risulterebbe essere pregiudicato per reati anche piuttosto gravi, oggi si torna a parlare dei controlli cui sarebbero soggetti proprio gli addetti alla sicurezza.
Secondo il quotidiano genovese in edicola oggi, infatti, esisterebbero dubbi sui controlli effettuati al momento dell’assunzione degli steward e risulterebbe che alcuni pregiudicati, indagati per reati gravi, siano “arruolati” per vigilare sui tifosi e per intervenire in caso di problemi di sicurezza.
Una vicenda molto delicata considerando che gli Steward possono eseguire verifiche e perquisizioni all’interno dello stadio ma possono anche controllare identità e contenuto delle borse dei molti residenti del quartiere di Marassi che, ad ogni partita, vengono “presi in ostaggio” da cancellate e blocchi stradali degni di un paese sotto assedio del terrorismo e che, invece, servono per elevare il grado di sicurezza, peraltro insufficiente, di una struttura fuori dal tempo e non a norma con le vigenti leggi.
Difficile credere che gli addetti alla sicurezza non vengano controllati, poi, in tempi duri come quelli di queste settimane, con l’incubo del terrorismo e di eventuali attacchi da parte di maniaci dal grilletto facile.
Pochi giorni fa, in Francia, proprio alcuni steward hanno impedito che uno degli attentatori dello Stade de France, entrasse nella struttura per farsi esplodere tra la folla.
Un gesto che ha evitato una strage ma, appunto, in Francia, occorrono permessi speciali per questo genere di incarico e i nominativi sono comunicati alle forze di polizia che li sottopongono a strettissimi controlli.
E a Genova? Secondo l’articolo de Il Secolo XIX i controlli si esaurirebbero con l’autorizzazione della Prefettura.
Se uno steward autorizzato commette un reato dopo aver preso il “patentino” potrebbe non subire alcuna verifica.
Circostanze che, se confermate, getterebbero un ulteriore luce sinistra sulla sicurezza dello Stadio di Marassi.
Chi controlla il controllore, si domanda il quotidiano genovese, ma a chiederselo sono anche migliaia di tifosi e di residenti del quartiere di Marassi, sempre più colpiti dai disagi portati da una struttura ormai antiquata ed insicura e da trasferire altrove.