Roma – Cuore e gambe, forse ciò che era mancato più di tutto alla Samp. Sembra che il ritiro abbia unito i giocatori che ieri sera nella partita contro la Lazio hanno acciuffato il pareggio al 93′.
Montella rivoluziona la squadra tenendo fuori Silvestre ed Eder. Davanti tocca a Cassano con Carbonero e Lazaros a fargli da appoggio. Ancora panchina per Muriel.
Il primo tempo vede la Lazio lanciata a cercare di forzare il muro ma la Sampdoria, corta e ben coperta, resiste. Ci provano in tanti: Candreva, Parolo e Klose, ma la difesa blucerchiata regge bene.
Alla mezz’ora di gioco la Samp si fa coraggio e mette il naso nell’area di rigore biancoceleste con una volata di De Silvestri ed i tentativi di Lazaros e Barreto.
Entrambe le formazioni sembrano giocare a braccetto con la paura anche al rientro dagli spogliatoi. Non succede nulla per mezz’ora. Con il cambio Muriel per Cassano la Samp fa impensierire un po’ di più Marchetti ma quando sembra che la partita debba chiudersi a reti inviolate arriva il gol di Matri su cross di Radu.
Il vantaggio della Lazio sembra chiudere tutte le porte alla Samp ma Montella ha l’asso Bonazzoli. Il giovane entra in campo e con Muriel fa paura ai difensori della squadra avversaria.
In porta al posto di Marchetti, infortunatosi per esultare al gol, entra Berisha. Il portiere albanese rischia l’espulsione per fermare Muriel fuori area e da qui arriva la punizione dalla quale nascerà il gol. Zukanovic sulla palla batte in rete, complice anche la deviazione di Felipe Anderson.
Per la Samp una liberazione con un punto che fa morale ma che non risolve i problemi di una squadra ancora senza una personalità.
Ora si pensa alla partita di Coppa Italia con il Milan ed all’impegno in campionato con il Palermo per cercare di arrivare alla pausa invernale con il morale alto.