Genova – Avrebbe venduto le proprie figlie di 13 e 14 anni per incontri sessuali per potersi comprare la droga. Un’accusa terribile quella rivolta ad una donna arrestata nelle scorse ore nel quartiere genovese di Marassi. Identità segreta per tutelare le due figlie minorenni ma la storia, agghiacciante se confermata, sta scuotendo il quartiere e l’intera città dove non ci trova giustificazione all’operato di una madre che permette ad estranei di violentare le piccine per poter soddisfare il bisogno di acquistare droga.
Ad arrestare la donna, dopo che la sentenza del tribunale è diventata definitiva, sono stati i carabinieri che si sono presentati nell’abitazione della donna e l’hanno arrestata con la terribile accusa di induzione alla prostituzione e di aver venduto la vita e la dignità delle due figlie nemmeno 14enni, a spacciatori e uomini senza scrupoli, pronti a pagare poche decine di euro per poter abusare delle poverette.
La casa dove hanno fatto irruzione i carabinieri non è quella di residenza della donna, la cui identità è mantenuta segreta per tutelare le figlie, e la vicenda risale a qualche anno fa.
La donna è già stata processata e giudicata colpevole ed ora dovrà scontare in carcere le sue colpe mentre difficilmente le due ragazzine dimenticheranno e supereranno la vicenda senza conseguenze.