Milano – Sono accusati di aver gestito e sfruttato giovani donne provenenti dall’est Europa e di averle ridotte in schiavitù costringendole a vendersi sulle strade.
Ben 19 persone sono finite in manette, alle prime luci dell’alba di oggi, in un’operazione contro la prostituzione che ha sgominato una banda di trafficanti di origine albanese.
I carabinieri, in collaborazione con la polizia albanese, ha fermato ed arrestato la banda che operava tra Milano, Monza, Rimini e la capitale albanese di Tirana.
L’organizzazione criminale reclutava giovanissime nei paesi dell’Est europeo con il miraggio di un lavoro onesto e poi, quando le ragazze si erano indebitate per arrivare in Italia, le costringevano a vendere il proprio corpo per ripagare quanto dovuto all’organizzazione e per pagare vitto e alloggio.
Nei traffici poco puliti della banda c’era anche la compravendita di droga che seguiva gli stessi canali usati per far entrare i clandestini in Italia.
Giustamente, bisogna perseguire chi sfrutta l’altrui prostituzione, come prescrivono le leggi italiane e non certo chi pratica o s’avvale del relativo mestiere.