San Francisco – Nelle ultime ore 4 top manager hanno lasciato Twitter, azienda che dà il nome a uno dei social network più noti al mondo. Si tratta del responsabile risorse umane Brian Schipper, di quello a sviluppo e progettazione Kevin Weil, di Alex Roetter (responsabile dell’engineering), e di Katie Jacobs Stanton, responsabile dei rapporti con i media. Anche Sason Toff, uno dei manager di Vine (la piattaforma video di Twitter) ha annunciato il passaggio a Google.
Che i colossi della Silicon Valley si facciano concorrenza per strapparsi i migliori dipendenti a suon di stipendi da capogiro non è una novità, ma un esodo di questo tipo alimenta le voci sul momento negativo dell’azienda. Negli ultimi tempi, Twitter ha completamente rinnovato i vertici, e licenziato l’8% dei dipendenti. Ha fatto inoltre discutere la proposta di abbandonare il limite di 140 caratteri (vero e proprio marchio di fabbrica dell’azienda) per passare a un ben più ampio limite di 10 mila.
In parte per calmare le acque, il Ceo dell’azienda Jack Dorsey è intervenuto con un lungo comunicato stampa, in cui spiega che i fuoriusciti non sono stati licenziati come scritto su alcuni giornali statunitensi, ma se ne sono andati per scelta personale. A prendere il loro posto – si legge nel comunicato – saranno per il momento il Coo di Twitter Adam Bain e il Cto Adam Messinger.