Genova – Oltre 300 persone hanno partecipato, ieri sera, a Certosa, alla fiaccolata organizzata per ricordare la morte di Giuseppe Buttaro, il pensionato travolto ed ucciso da un 35enne che guidava ubriaco e dopo aver assunto droga.
Una protesta civile, senza estremismi e che non ha ceduto ai “richiami” razzisti di chi avrebbe voluto trascinare la folla in una protesta contro gli immigrati e i “diversi”.
Come chiesto dai familiari della persona deceduta, i partecipanti hanno sfilato in silenzio, chiedendo più controlli e l’approvazione di una legge che istituisca il reato di “omicidio stradale”.
Una richiesta che viene avanzata dalle decine di famiglie che, ogni anno, piangono i loro morti, uccisi da automobilisti di ogni razza, sesso e religione, e che troppo spesso se la cavano con una condanna per omicidio colposo e non scontano nemmeno un giorno di prigione.
La protesta, grande esempio di compostezza, è proseguita per diverse ore e potrebbe essere ripetuta anche nelle prossime settimane.
I manifestanti hanno anche chiesto che le forze dell’ordine rafforzino i controlli nella zona e che vengano limitate e vendite di alcolici ad ogni ora del giorno e della notte.