Ginevra – Le persone che fumano sigarette potrebbero presto equiparate alle scene di sesso nella classificazione dei film. La proposta arriva dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha chiesto che i film in cui si mostrano persone che fumano vengano riservati ad un pubblico di soli adulti come avviene per quelli particolarmente violenti e sanguinari o per quelli che mostrano scene di sesso.
Per ora si tratta solo di un appello ma l’OMS potrebbe presto lanciare una direttiva che costringerebbe i produttori cinematografici a equiparare il sesso esplicito a una sigaretta fumata nel corso del film.
I ricercatori hanno infatti dimostrato che vedere sullo schermo una persona che fuma costituisce un forte stimolo a ripetere il comportamento riservato e che molti fumatori che hanno tentato di smettere hanno rivelato di aver ceduto dopo aver assistito ad un film in cui uno dei protagonisti fumava una sigaretta.
Non è la prima volta che si discute della presenza delle sigarette nei film e nelle fiction, soprattutto in America dove le campagne anti fumo sono ormai una realtà consolidata.
Da tempo, infatti, i beniamini dei giovani hanno il divieto di fumare nelle pellicole hollywoodiane mentre sono i “cattivi” ad avere il vizio della sigaretta ma ora si può andare molto più in là con scelte che potrebbero influenzare il pubblico più giovane.
Le pellicole dove si vedono persone che fumano, infatti, potrebbero essere catalogate come “film per adulti” con ovvie conseguenze per la distribuzione e per il numero di spettatori e questo convincerebbe i produttori a bandire le sigarette ma anche sigari e pipe da ogni film.