Parma – Due notti fa un gruppo di ladri ha provato a entrare in casa di Luigi Alfieri, giornalista ed ex direttore della Gazzetta di Parma. Il fatto è avvenuto a Porporano, in provincia di Parma. Una volta messi in fuga i malviventi e avvisato la polizia, Alfieri non ha saputo resistere al richiamo della penna, e ha scritto sul proprio profilo Facebook un’avvincente cronaca della sua disavventura, dal titolo “Questa notte alle 4 ho messo in fuga i ladri”. Il racconto del giornalista ha innestato solidarietà da parte degli abitanti della zona, ma anche tante polemiche. La località di Porpornano è infatti ormai abituata ai furti, e oggi è considerata insicura dagli abitanti, che chiedono un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine. Prima di passare da casa di Alfieri, gli stessi ladri erano già stati cacciati da un’altra abitazione, mentre in un’altra ancora erano riusciti a rubare un televisore, un portatile e dei soldi.
Ecco il testo della cronaca:
“Stavo dormendo in modo profondo, come un angioletto. A un certo punto mia moglie mi scuote. Penso come al solito di avere occupato una porzione di letto troppo grande. Mi sposto dalla mia parte ma lei continua a scuotermi. Sussurra: c’è qualcuno in casa. Ma davvero? sbadiglio. Sì. Mi alzo vado sulla porta della camera e vedo una luce molto forte entrare dalla finestra del corridoio. Gira in tondo. Sento fare criiic criic. Ho capito: stanno forzando la finestra. Sono i ladri.
Mi appiatto al muro in modo da non essere illuminato dalla torcia e arrivo di fianco alla finestra. Scaglio un pugno micidiale sui vetri antiproiettile. La botta sembra lo scoppio di una bomba. Dall’altra parte sento voci slave, concitate e spaventate. Credo abbiano pensato a un colpo di pistola. La finestra si è aperta di botto. I ladri imprecavano e fuggivano lungo il portico. Spaventati e incazzati, suppongo. Direi visibilmente spaventati. Io urlavo ci sono i ladri e brutti figli di puttana. Con un bel vocione. Devo dire. Un po’ come quei cagnolini piccoli che abbaiano come alani. Sulla finestra un buco fatto con un trapano manuale. Il trapano che facendo criiiiic criic ha svegliato mia moglie.
Ho chiamato il 113. Sì, sì. Lo sappiamo. Sono i ladri. Hanno già operato durante la notte nella zona dove abita lei. Ci sono due volanti tra Porporano e via Felice da Mareto. Morale: non dimenticate di chiudere le persiane e attaccare l’allarme prima di andare a letto. SE non lo avete fatto, perché vi siete addormentati guardando un film, cercate di mantenere la calma e fare credere di non avere paura. In ogni caso, se abitate tra Porporano e Basilicanova, in queste notti state attenti. Dopo la visita, non state tanto a pensare che per 30 secondi tra voi e una banda di albanesi professionisti (così pensano i poliziotti) c’era mezzo metro e niente a separarvi, visto che la finestra l’avevano già praticamente aperta. Né state a pensare che se non vi foste svegliati… che se foste stati a sciare sulle Dolomiti vi avrebbero svuotato la casa o che se vostra moglie fosse stata sola… Meglio non pensarci. E’ la seconda volta che riesco a fare fuggire i ladri mentre mi attaccano la finestra (la prima anni fa quando abitavo a Baccanelli), la terza verrebbe la voglia di farsi trovare armati. Ma Rambo mi fa un po’ ridere. E non ho gli occhi azzurri di Clint Eastwood. Grazie ai poliziotti che si sono presentati a casa mia. E voi, amici, state attenti. Non viviamo più in un paese sicuro. Da tempo ormai”.