Genova – Sarebbero 25 le manifestazioni di interesse per il Gruppo Ilva alle quali sarebbe stato concesso di passare alla seconda fase, ovvero sia quella della “due diligence”, il cui significato italiano potrebbe essere quello di “diligenza dovuta”.
Questa seconda fase, il cui inizio è previsto dal primo di marzo 2016, ma che ufficialmente è iniziata già dal 15 febbraio scorso, data a cui risale il comunicato ufficiale del Gruppo Ilva sul numero effettivo di manifestazioni d’interesse pervenute all’azienda (29, ndr), permetterà all’amministrazione straordinaria del Gruppo Ilva di valutare tutte le proposte sia in chiave economica sia in chiave progettuale, puntando su quelle che potrebbero essere le opportunità più vantaggiose per lavoratori e azienda.
Delle 29 manifestazioni di interesse che hanno raggiunto gli amministratori straordinari, di cui 17 italiane e ben 12 provenienti dall’estero, 19 sono state accolte direttamente alla fase della due diligence, mentre per altre 6 aziende sono state richieste integrazioni di documenti, poi regolarmente presentate nei termini dovuti, con conseguente ammissione di altri 6 soggetti alla seconda fase.
Dal mese di marzo, tutti i potenziali acquirenti potranno visitare i siti Ilva di Genova e di Taranto, dopodiché sarà loro permesso di formulare delle offerte.
Una volta raccolte tutte le proposte, l’amministrazione straordinaria si attiverà per arrivare ad un tavolo di contrattazione con una sola delle aziende interessate, presumibilmente quella che si distinguerà per l’offerta più vantaggiosa a livello progettuale e lavorativo.