Reggio Calabria – Coltivavano marijuana su terreni montani della zona di San Luca e nascondevano veri e propri arsenali di armi in ovili e vecchi edifici diroccati.
Sono almeno 27 le persone arrestate dai carabinieri nell’ambito di una maxi operazione contro la Ndrangheta calabrese che opera nella zona dell’Aspromonte.
Gli arrestati sono sospettati di far parte di una associazione malavitosa che operava nell’ambito del traffico di armi, cocaina, eroina e marijuana.
Le indagini condotte da militari del Gruppo di Locri, del Comando Stazione CC di San Luca e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, sono partite dal ritrovamento di una vasta piantagione di marijuana in alta montagna nel comune di San Luca. Sono state così scoperte molte altre piantagioni di cannabis sempre in alta montagna, ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti già confezionati e pronti per la vendita e arsenali di armi all’interno di casolari ed ovili riconducibili a soggetti ritenuti contigui alle ‘ndrine di San Luca degli Strangio, detti “Janchi”, e dei Giorgi, detti “Boviciani”, note per i fatti inerenti la faida di San Luca (RC) e la “Strage di Duisburg” avvenuta nell’agosto del 2007, in Germania.