Palermo – Vendevano reperti archeologici romani e greci a collezionisti senza scrupoli ricavando grosse somme di denaro. I carabinieri hanno scoperto e sgominato una fitta rete di trafficanti di beni archeologici sottratti illecitamente allo Stato con campagne di scavo illegali e che potrebbero aver disperso un patrimonio culturale senza eguali.
La vasta operazione, battezzata “Himera”, dal nome di un importante sito del Palermitano, è scattata all’alba, ha visto impegnati i carabinieri del Comando Tutela Patrimonio culturale e dall’Arma territoriale, coordinati dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, in diverse province siciliane.
Sgominata un’organizzazione criminale specializzata nel traffico di opere di interesse archeologico frutto di scavi clandestini in vari siti dell’isola.
Identificate anche molte persone che hanno commercializzato ed acquistato i reperti e potrebbero ora scattare denunce e pesanti sanzioni per chi si è reso complice dei traffici illegali di beni archeologici sottratti allo Stato.