Salerno – Prima è stata minacciata, poi violentata ed infine costretta a girare in auto con uno dei due aggressori fino al momento in cui non è riuscita a dare l’allarme e a liberarsi da quel “sequestro” durato oltre tre ore.
Vittima di questa terribile nottata è una trentaduenne di origini straniere ma residente in Italia da diverso tempo che nella notte tra lunedì e martedì è stata abusata da due connazionali sulla spiaggia di Santa Teresa, a Salerno, a pochi passi dal centro storico e dalla movida.
Intorno alle due di notte la donna, dopo una serata trascorsa in compagnia con gli amici, decide di concedersi un’ultima sigaretta in solitudine andando in riva al mare e leggendo gli ultimi appunti sul tablet, in previsione di un esame in programma la mattina seguente.
Improvvisamente le si avvicinano due uomini che le chiedono dei soldi. La ragazza, impaurita, estrae dal portafoglio cinquanta euro, sperando possano bastare a farli andare via ma così non è: uno dei due la immobilizza mentre l’altro corre a comprare delle birre.
Ritornato in spiaggia e dopo aver bevuto decisamente troppo, si avventa sulla vittima sfilandole pantaloni e slip e poi la violenta; dopo di lui è la volta dell’amico. Entrambi consumano la violenza su un lungomare completamente deserto.
La ragazza, impaurita, non riesce a divincolarsi ne a urlare, dare l’allarme è impossibile perché il cellulare è distante ed al buio è impossibile da trovare.
Al termine della violenza, uno dei due va via, l’altro la obbliga a fare un giro in macchina. La ragazza acconsente con l’obiettivo, come spiegherà ai militari successivamente, è evitare che fugga di modo da poterlo consegnare alle forze armate. I due salgono a bordo dell’auto di lei e percorrono quasi tutta la città.
Sono da poco passate le cinque quando la vittima, approfittando di un momento di distrazione della vittima, riesce a telefonare ad un collega pregandolo di raggiungerla con i carabinieri.
Poco dopo i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Salerno intercettano l’auto. Alla vista degli uomini dell’arma la ragazza scappa mentre il suo aguzzino viene bloccato e condotto in caserma.
Uno dei due violentatori, un 38enne di origine marocchina, è stato arrestato mentre è ancora caccia al secondo. L’arrestato ha trascorso diversi mesi nel centro di accoglienza di Siracusa e poi in carcere per rapina e furto. Nel 2011 venne arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.