Venezia – Raffica di controlli e perquisizioni contro il fenomeno dei B&B abusivi nel capoluogo veneto. La guardia di finanza, insieme alla polizia municipale hanno eseguito oltre un centinaio di ispezioni e controlli trovando decine di strutture assolutamente sconosciute al Fisco ma che affittavano stanze e appartamenti a turisti desiderosi di dormire nel cuore di Venezia senza spendere cifre da capogiro.
I Bed&Breakfast, secondo le accuse, operavano senza nessuna autorizzazione e nascondendo allo Stato i ricavati, talvolta molto ingenti, di affitti e servizi.
La città di Venezia ha dichiarato guerra alle strutture abusive e, attraverso la consultazione delle principali piattaforme on line ha censito decine e decine di strutture che non risultano autorizzate e che sono sconosciute al Fisco.
Fingendosi turisti in cerca di sistemazione, i finanzieri e gli agenti della polizia municipale hanno consultato i principali siti Internet di prenotazione di camere, di “scambio” di appartamenti e stanze, di condivisione di abitazioni e dei più tradizionali Bed&Breakfast.
L’indagine era iniziata nel settembre del 2015. Per riuscire ad individuare le strutture che operavano senza autorizzazione, gli specialisti della Gdf hanno creato un programma, denominato ‘Domus network’, che consente di analizzare in maniera sistematica ed incrociare le offerte di appartamenti e B&B per turisti presenti sulle principali piattaforme internet.
L’indagine ha consentito di scoprire strutture non in regola anche in altre città italiane. Tutte le strutture abusive subiranno pesanti sanzioni da parte delle autorità.