Genova – È andato in scena questa mattina il primo atto presso le aule del Tar (Tribunale amministrativo regionale, ndr) della questione legata ai parcheggi di Via Gherzi (clicca qui per approfondire), ormai privatizzati da quasi due anni e in evidente stato di degrado e inutilizzo.
Chiarissime le richieste di cittadinanza, commercianti e del Comitato “Gherzi-Lusignani”: restituire alla collettività l’uso pubblico di centinaia di posti auto.
Di fronte al giudice è stato dunque presentato un ricorso di circa 40 pagine la cui principale richiesta era quella di una sospensiva, ovvero sia di un ripristino dell’area e di un metaforico “ritorno alle origini” (clicca qui per approfondire).
In sede di dibattito è stato però deciso di rinunciare a questa sospensiva, chiedendo piuttosto la garanzia di uno snellimento nei tempi della sentenza definitiva. La strategia sembra aver effettivamente dato i suoi frutti, visto che per stessa ammissione del presidente del Comitato “Gherzi-Lusignani” Giacomo Cafasso, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, “la sentenza dovrebbe essere emessa entro e non oltre il 26 gennaio 2017“, esattamente tra 8 mesi.
“Non è da escludere la possibilità che tale data possa essere ulteriormente anticipata” – precisa Cafasso – “soprattutto in caso di rinunce legate ad altri fascicoli d’inchiesta”.
In parallelo alle novità provenienti questa mattina dal Tar, giunge notizia anche di un esposto di 20 pagine consegnato agli uffici della Procura della Repubblica dal Movimento Cinque Stelle, che si sarebbe dunque fatto parte attiva nella vicenda.
L’obiettivo, ancora una volta, sarebbe quello di focalizzare l’attenzione delle autorità giudiziarie sulla situazione di Via Gherzi, sperando nell’apertura di un fascicolo d’inchiesta che potrebbe garantire un vantaggio di fronte al Tribunale amministrativo regionale.